La Suprema Corte di Cassazione ha decretato che Cateno De Luca rimane un uomo libero. Lo ha stabilito in riferimento alla vicenda che aveva visto il sindaco metropolitano di Messina finire ai domiciliari per evasione fiscale lo scorso 8 novembre, a 48 ore di distanza dall’elezione allora a deputato dell’Assemblea Regionale (dove di recente ha lasciato il posto a Danilo Lo Giudice per la sua avvenuta elezione a sindaco di Messina). Il Tribunale della Libertà aveva scarcerato De Luca dodici giorni dopo l’arresto. Nelle scorse ore, a Roma, si è tenuta l’udienza in Cassazione per stabilire se De Luca dovesse o meno tornare ai domiciliari e la Corte ha detto “no” all’arresto.
“La Suprema Corte di Cassazione – ha evidenziato De Luca – ci ha dato nuovamente ragione. Mentre ero in Consiglio comunale a Messina, si stava svolgendo a Roma l’udienza innanzi alla Suprema Corte di Cassazione ed ero in continuo contatto con il professor Carlo Taormina per capire se oggi rischiavo di tornare agli arresti domiciliari per la vicenda riguardante la presunta evasione Fiscale che ha causato il mio arresto dell’8 novembre scorso poi annullato dal Tribunale della Libertà. La Cassazione ha respinto il ricorso della Procura della Repubblica di Messina, confermando l’inesistenza dei presupposti dell’arresto”.
Oggi si è svolta innanzi al Gup – Tribunale di Messina l’udienza preliminare per stabilire se questa storia sarà archiviata oppure si farà un apposito processo per approfondire tutta la vicenda. Si attende l’esito a breve.