Il sindaco della Città Metropolitana di Messina, Cateno De Luca, ha inviato una nota all’assessore regione attività produttive Girolamo Turano lamentando che a Palermo risulterebbero al momento “bloccati oltre 200 milioni di euro di risorse a fondo perduto per gli imprenditori”. “Se non arriveranno quei soldi andremo ad occupare le poltrone della Regione”, è il monito lanciato dal primo cittadino di Messina.
“L’ordinanza contingibile e Urgente n. 51 del 23/10/2020 del Presidente della Regione Siciliana e l’ultimo DPCM del 24/10/2020, introducono ulteriori restrizioni al commercio ingenerando nel comparto delle attività produttive, sportive e culturali il fondato timore di andare incontro ad un arresto dal quale non sarà più possibile riprendersi. Questa amministrazione, con delibera di Giunta n. 570 del 25 Ottobre, ha varato un Piano emergenziale nell’ambito della quale, tra le altre azioni, ha previsto un importo complessivo pari a € 4.633.808,40 per misure di sostegno straordinario a fondo perduto destinate al capitale circolante nelle aziende microimprese artigiane, commerciali, industriali, di servizi e alberghiere in crisi del comune di Messina a seguito della pandemia da Covid 19”, viene spiegato.
“Tale contributo una tantum, previsto nel quadro finanziario di Agenda Urbana del comune di Messina a valere sulla quota territorializzata delle misure 3.3.2 e 3.3.4 del PO FESR, necessita di un avviso pubblico regionale per l’erogazione diretta delle risorse alle imprese – prosegue -. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti il recente fallimento della piattaforma del Click Day per il Bonus Sicilia che, dopo poche ore dal suo avvio a causa di un deficit infrastrutturale, è miseramente fallito non consentendo alle migliaia di aziende che ne avevano fatto richiesta di accedere all’importo di 125 milioni di euro a valere sulla quota regionale delle misure 3.3.2 e .3.3.4 del PO FESR”.
“Ed è paradossale che, sin dal primo lockdown in data 29/5/2020 fu convocata una videoconferenza con i sindaci dei comuni siciliani destinatari della quota territorializzate dei regimi di aiuto alle imprese su Agenda Urbana per la riprogrammazione di tali risorse in misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza COVID-19 e ad oggi, pur avendo espletato tutti i passaggi amministrativi necessari per la riprogrammazione (Atto di Intesa alla riprogrammazione e delibera di Giunta) a distanza di 5 mesi non abbiamo nessuna notizia in merito all’avvio dell’avviso e nè abbiamo ricevuto alcuna comunicazione in merito a quando le imprese della città di Messina riceveranno questo contributo una tantum per emergenza Covid 19: siamo sull’orlo della seconda chiusura e ancora non ci è dato di sapere quando saranno erogate le somme di cui la Città di Messina, e per essa le sue attività produttive, è destinataria. E non siamo l’unica città purtroppo: ci sono ben 5 Autorità Urbane e 20 GAL in Sicilia titolari di fondi territorializzati per le imprese per un ammontare di 48.410.028,74 euro che sono in attesa di vedere pubblicato un avviso per garantire un ristoro alle imprese dei rispettivi territori ormai sull’orlo di un fallimento”, viene evidenziato.
“Per queste ragioni – conclude De Luca – chiedo formalmente di pubblicare l’avviso entro e non oltre una settimana dal ricevimento della presente perché ogni ulteriore ritardo non solo contribuirà ad aggravare la situazione socio-economica, ma costituirà anche ragione di un inaccettabile insipienza amministrativa di cui non intendo in nessun modo farmi complice. Trascorso inutilmente questo termine mi vedrò costretto ad occupare gli uffici del suo Assessorato a fianco dei comparti produttivi al fine di risolvere questo persistente inadempimento che rende ancora più gravosa questa emergenza socio economica senza precedenti. Invito altresì, l’on.le Danilo Lo Giudice e tutti i parlamentari siciliani, a presentare un’interrogazione parlamentare urgente al fine di verificare le motivazioni in base alle quali, alla data attuale, tali risorse non sono ancora state ancora messe a diposizione delle imprese del territorio regionale”.