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La questione

Decreto “Salva casa” ancora in stallo, tocca all’Ars sciogliere la matassa

giovedì 5 Settembre 2024

Il decreto “Salva Casa” è ancora, per la maggior parte, non applicabile in Sicilia. Il decreto, entrato in vigore lo scorso luglio, contiene modifiche al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (dpr n. 380/2001), materia che però rientra tra quelle a competenza concorrente tra Stato e Regioni.

Il testo è stato recepito con modalità particolari attraverso la legge regionale n. 16/2016: alcuni articoli sono stati recepiti in modo dinamico, pertanto immediatamente applicabili, altri hanno avuto un recepimento statico, necessitando quindi di un intervento legislativo dell’Assemblea regionale.

La magagna riguarda proprio quest’ultime modifiche, che rappresentano la maggioranza e sono le più salienti.

Riguardano, ad esempio, i nuovi interventi di edilizia libera, nello specifico in materia di tende da sole, da esterno, pergole e vetrate panoramiche amovibili VePA; gli accertamenti di conformità in sanatoria, con il superamento della doppia conformità; la regolarizzazione degli interventi realizzati come varianti in corso d’opera che costituiscono parziale difformità dal titolo rilasciato prima del 1977; il ridimensionamento delle sanzioni pecuniarie per il rilascio del permesso di costruire e della SCIA.

Le modifiche già applicabili

Come sottoscritto dalla circolare diffusa dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente Giusi Savarino, le disposizioni del decreto legge che, invece, sono immediatamente vigenti in quanto recepite dinamicamente riguardano principalmente le deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati, le logge e i porticati gravati da uso pubblico o prospicienti aree pubbliche, lo stato legittimo degli immobili, il mutamento di destinazione d’uso (d’ora in poi sempre consentito se della stessa categoria funzionale o tra categorie funzionali residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale e commerciale), i requisiti di abitabilità (per i quali si riducono le altezze e le superfici minime) e gli interventi effettuati senza permesso di costruire, in totale difformità o con variazioni essenziali.

 

Il ruolo dell’Ars

Tocca quindi al parlamento regionale muoversi per rendere applicabile la legge nazionale anche in Sicilia, rallentando di fatto Comuni e uffici e bloccando i processi burocratici per la richiesta di sanatorie e permessi. Ma quando si avvierà la macchina parlamentare per lo scioglimento della matassa edilizia?

“Ritengo che l’approvazione di questa legge debba essere inserita in calendario insieme alla nuova riforma sull’urbanistica“, dichiara Carlo Auteri, vicepresidente del gruppo parlamentare di FdI a Sala d’Ercole.

“Penso che questo possa avvenire in tempi brevi, entro la fine di settembre o, al più tardi, entro la metà di ottobre, prima di affrontare i temi legati alla finanziaria. Credo che sia importante completare la nuova legge sull’urbanistica, fondamentale per sbloccare molti comuni ancora fermi a causa della mancanza di una normativa chiara. Inoltre, il decreto “Salva Casa” è essenziale per risolvere alcune problematiche legate alla gestione delle autorizzazioni edilizie rilasciate in modo scorretto e che sono ancora in sospeso”.

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