Mancano meno di 20 giorni per attivare “Dedicata a te”, la social card da 382,50 euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità, incentivata dal Masaf. Ridotto all’osso il reddito di cittadinanza, sono quasi passati due mesi dalla presentazione del nuovo aiuto ideato per supportare i nuclei familiari a basso reddito.
La misura riguarda una platea di 1,3 mln di famiglie ed è prevista dalla legge di Bilancio, con l’istituzione di un fondo specifico di 500 milioni di euro. La carta dà anche la possibilità di acquistare prodotti scontati fino al 15% nei negozi, nei supermercati e nei punti vendita in generale, aderenti all’iniziativa.
La distribuzione delle carte agli uffici postali è partita il 17 luglio. Come sottolineato dal ministro Lollobrigida sono “oltre un milione su 1,3 le tessere della card ‘Dedicata a te’ consegnate al 25 agosto” mentre sono “più di 900 mila le carte già attivate, con operazioni di pagamento pari a 7,8 milioni di euro“. Scaduto il termine del 15 settembre, come specificato dall’esponente del Governo Meloni “dopo quella data, i fondi delle carte non attivate saranno ripartiti tra gli altri beneficiari“.
Dopo la pubblicazione delle graduatorie finali dei beneficiari a luglio, restano ancora disponibili e da assegnare altre 5.520 carte. A renderlo noto è stata l’Inps attraverso una circolare del 24 agosto, che ha pubblicato anche l’elenco dei 638 Comuni interessati.
COME OTTENERE “DEDICATA A TE”
A poterne beneficiare non saranno single e famiglie monogenitoriali ma solo famiglie composte da almeno tre membri residenti in Italia e in possesso di una certificazione Isee valida che non superi i 15mila euro.
Esclusi dalla carta acquisti sono tutti i percettori del reddito di cittadinanza, di inclusione, di indennità come Naspi, Dis Coll, CIG e indennità di mobilità, beneficiari di qualsiasi altra forma di integrazione salariale statale o sostegno in caso di disoccupazione involontaria.
All’Inps è stato affidato il compito di identificare gli idonei e informare i Comuni di competenza. I beneficiari potranno ritirare la carta negli uffici postali e usare i 382,50 euro, una sola volta, solo per beni alimentari di prima necessità.
IN SICILIA
All’Isola sono state destinate 205.391 social card, di cui circa la metà saranno distribuite nelle sole provincie di Palermo e Catania: sono, infatti, rispettivamente 50.417 e 48.109. Per quanto riguarda le altre provincie: 21.735 a Messina, 20.880 ad Agrigento, 18.738 a Trapani, 15.869 a Siracusa, 11.913 Caltanissetta, 10.554 a Ragusa e 7.176 a Enna. Il tutto per una cifra totale di circa 78,5 mln.
Le città di Palermo e Catania rientrano nella top 5 dei Comuni maggiormente coinvolti. Dopo Napoli e Roma, rispettivamente prima e seconda, ad occupare il terzo gradino del podio è il capoluogo siciliano, con 20.309 carte. Al quinto posto, con 11.746 carte, Catania. A dividere le due maggiori città dell’Isola Milano. Poco più in basso spiccano Messina con 6.173, Marsala con 3.891, Gela con 3.462 e Siracusa con 3.457.
Tra l’elenco dei 638 Comuni ne sono presenti anche alcuni siciliani:
- Palermo: Baucina, Borgetto, Ciminna, Gratteri, San Giuseppe Jato, Ventimiglia di Sicilia, Villabate;
- Catania: Mirabella Imbaccari, Vizzini;
- Messina: Acquedolci, Basicò, Falcone, Forza D’Agrò, Leni, Limina, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Oliveri, Reitano, Rodì Milici;
- Siracusa: Buccheri, Buscemi;
- Ragusa: Giarratana;
- Trapani: Calatafimi, Favignana, Pantelleria;
- Enna: Troina;
- Caltanissetta: Mussomeli, Niscemi;
- Agrigento: Caltabellotta, Canicattì, Lampedusa e Linosa, Licata, Menfi, Porto Empedocle, San Biagio Platani, Santa Margherita di Belice, Sciacca, Villafranca Sicula;
LE POLEMICHE
Dietro le buone intenzioni si celano tante polemiche e dubbi.
I primi problemi sorgono già al ritiro con le lunghe code all’ufficio postale. Oltre alle normali attività, in queste settimane si è aggiunto il servizio a coloro che hanno ricevuto l’ok dal Comune di residenza su sms, app o via posta, ma anche chi è semplicemente in cerca di risposte e chiarezza, per comprendere se è idoneo o no.
Un’altra importante riflessione verte su importo e uso della tessera. La carta acquisti non è ricaricabile. A fine mese dunque i beneficiari non vedranno riapparire il bonus. Criticato è stato anche l’importo: 382,50 euro sono sicuramente un aiuto per le famiglie ma non sarebbero sufficienti e per molti sarebbero stati definiti delle “briciole” e nulla di più.
La polemica si rafforza osservando l’elenco dei beni di prima necessità acquistabili, pubblicato dal Masaf: carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole; pescato fresco; latte e suoi derivati; uova; oli d’oliva e di semi; prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria; paste alimentari; riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale; farine di cereali; ortaggi freschi, lavorati; pomodori pelati e conserve di pomodori; legumi; semi e frutti oleosi; frutta di qualunque tipologia; alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula); lieviti naturali; miele naturale; zuccheri; cacao in polvere; cioccolato; acque minerali; aceto di vino; caffè, tè, camomilla. La scelta di includere solo generi alimentari e non altri beni come farmaci, pannolini o assorbenti, effettivamente di prima necessità non è stata di certo ben accolta.
Misure fin troppo restrittive che riguardano anche un’altra platea: quella degli esclusi. E’ il caso dei percettori del reddito di cittadinanza. Non solo in molti a settembre perderanno la somma ma attualmente non potranno fare richiesta per ottenere “Dedicata a te”. Oltre il danno la beffa. Qualcuno però sembra esserci riuscito. Ma c’è poco da esultare. Si tratterebbe infatti di errori che rischiano di costare molto caro. Se ciò venisse confermato, questi beneficiari dovranno restituire l’importo ricevuto. L’Inps dovrebbe iniziare i controlli nei mesi di settembre e ottobre e le famiglie che hanno erroneamente ricevuto e attivato la carta potrebbero dover affrontare richieste di rimborso.
Dunque, se un cittadino percepisce il reddito di cittadinanza ma riceve la carta acquisti è fondamentale non attivarla per evitare future complicazioni.