Messina è la città metropolitana più virtuosa in materia di raccolta dei rifiuti solidi urbani ma rimane a distanza siderale dall’obiettivo del 65% di differenziata, che per il momento rimane un miraggio.
La Città di Messina ha raggiunto infatti il 23% di raccolta differenziata rispetto al 13% di giugno 2018.
“Catania è ferma al 7% mentre Palermo è ferma al 12%. Noi siamo al 23%, possiamo e dobbiamo fare di più ma sono convinto che la situazione potrà migliorare e i segnali già ci sono con una crescita del 10% in un anno”, ha evidenziato il sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Sull’argomento si è svolto nel Salone delle Bandiere un convegno organizzato dall’Assessorato Territorio e Ambiente, Dipartimento Acqua e Rifiuti, per discutere di Compostaggio domestico, locale e di comunità. All’incontro ha preso parte il Direttore del Dipartimento acqua e rifiuti Salvatore Cocina che ha illustrato i dati sulla Raccolta Differenziata esprimendo apprezzamento per quanto ha fatto l’amministrazione comunale di Messina negli ultimi mesi per incrementare il servizio, precisando che la città di Messina si attesta come capofila tra le Città Metropolitane della Sicilia per la percentuale di RD effettiva.
Manuela Leone, presidente della Rifiuti Zero Sicilia, ha illustrato i principi ispiratori del compostaggio come strumento di trattamento e smaltimento della frazione umida del rifiuto che consente lo smaltimento sul posto, e dunque economicamente sostenibile, rimarcando la necessità che le comunità come scuole, condomini, strutture sanitarie e penitenziarie adottino le compostiere per farle funzionare. Sull’argomento è intervenuto, inoltre, Umberto Lo Re, presidente dell’Associazione Nazionale del Compostaggio, che ha relazionato sugli aspetti tecnici della normativa nazionale.