Anticipando di 24 ore il Tar, che domani si dovrebbe pronunciare sul ricorso di Pd e Arcidonna contro l’assenza di figure femminili nel governo, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, si appresta a nominare in giunta (questione di ore) la docente all’Universita’ di Messina Daniela Baglieri. Prenderà il posto di Alberto Pierobon, che si è dimesso.
A indicare la ‘quota rosa’ e’ stata l’Udc, lo stesso partito che tre anni fa aveva sponsorizzato Pierobon, tecnico veneto esperto in materia ambientale, che lascia nonostante i tanti attestati di stima ricevuti negli ultimi giorni, a cominciare dall’Anci Sicilia e da Confindustria, che gli hanno riconosciuto di avere avviato misure per mettere ordine in un settore delicato, dove gli interessi sono enormi e sul quale anche l’Antimafia ha acceso un faro.
Due i nomi che il partito aveva offerto al governatore, quello della Baglieri e quello di Ester Bonafede, storica dirigente dello scudocrociato. Una decisione travagliata che ha fatto emergere dissidi interni al partito con visione differenti: il gruppo di dirigenti che lavora all’aggregazione di un grande centro e quello propenso a rafforzare i rapporti con il governatore anche in prospettiva delle regionali che si celebreranno tra due anni. Ad accendere gli animi interni è stata la contestuale ipotesi d’ingresso nell’Udc di Luigi Genovese (figlio dell’ex senatore Francantonio, ex Pd ed ex Fi) che secondo i malpancisti avrebbe cavalcato il cambio in giunta per scalare il partito.