Chiusi gli uffici dei servizi cimiteriali di Palazzo Barone, a Palermo a causa del Covid. Un dipendente è risultato positivo e i locali di via Lincoln sono chiusi dal 24 dicembre per la sanificazione dei locali. Le agenzie di pompe funebri non hanno potuto trasferire le salme e questa mattina hanno protestato proprio in via Lincoln.
“Tutte le imprese palermitane sono qui a manifestare – dicono i titolari delle imprese funebri – perché non abbiamo potuto trasferire le salme morte venerdì, sabato e domenica. Morti che devono andare a casa per le veglie, che devono essere trasferite dagli ospedali, che devono partire. Stiamo aspettando che riaprano al più presto gli uffici”.
La soluzione dovrebbe essere la nuova apertura degli uffici in piazza Giulio Cesare visto che il Palazzo Barone in via Lincoln è stato dichiarato inagibile
“Bisogna attendere la sanificazione dei locali da parte di Reset che ad oggi non è avvenuta e ci sono già 34 salme in attesa di essere tumulate, persone decedute tra Natale e Santo Stefano“, dicono in una nota Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palermo e la consigliera della prima circoscrizione Maria Pitarresi.
“Nel frattempo però sui locali di via Lincoln – aggiungono Gelarda e Pitarresi – pende una ordinanza di sgombero del 9 dicembre, rimasta inattuata, visto che gli uffici degli impianti cimiteriali hanno continuato a funzionare. Tutto questo nell’attesa che si trovino una nuova collocazione, probabilmente allo Stato civile, in piazza Giulio Cesare, alla Stazione, negli uffici dell’assessore il quale sta continuando a mettere tutta la sua buona volontà, che evidentemente non basta nell’affrontare un problema così complesso“, concludono Gelarda e Pitarresi.
Il disservizio di questi giorni si somma alle centinaia di bare ancora in attesa di trovare una sepoltura e ferme nel deposito del cimitero di Santa Maria dei Rotoli.