Il Tar di Catania, con apposito pronunciamento della Seconda sezione, dà ragione al Comune di Messina nella battaglia tra la casa municipale e alcuni dirigenti che avevano fatto ricorso per opporsi ai provvedimenti adottati dal sindaco Cateno De Luca nei confronti della burocrazia di Palazzo Zanca. “I dirigenti comunali hanno preso un bel calcio nel sedere anche dal Tar, ora a casa”, annuncia con soddisfazione De Luca.
Poi, oltre a commentare la decisione del Tar che ha rigettato la richiesta cautelare di sospensiva e/o annullamento della delibera n. 485 del 22 luglio scorso, De Luca lancia il suo monito alla macchina burocratica del Comune: “I dirigenti comunali superstiti se non si adegueranno ai sani principi del buon andamento della pubblica amministrazione saranno mandati a casa. Siamo il primo Comune in Italia ad aver licenziato dei dirigenti comunali inossidabili padroni del pastificio”. De Luca contesta ai funzionari di non aver agito nell’interesse “della comunità”.
“Un plauso – aggiunge il primo cittadino – va al nostro segretario generale, Rossana Carrubba, che ha curato tutta la procedura giuridico amministrativa del licenziamento dei dirigenti comunali. Comanda il Sindaco nel palazzo municipale e non i dirigenti comunali”.