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La mozione

Disagio e violenza giovanile, i gruppi di opposizione del Comune di Palermo chiedono risposte immediate CLICCA PER IL VIDEO

venerdì 16 Maggio 2025

I gruppi di opposizione del Consiglio Comunale sono tornati in aula, ma questa volta si rivolgono alla città.

Si è tenuta oggi una conferenza stampa a Palazzo Comitini, durante la quale i gruppi hanno illustrato alla città un pacchetto di proposte e iniziative urgenti per contrastare il disagio giovanile e la grave emergenza educativa in atto, in questo momento e da molto tempo, “fenomeni rispetto ai quali non sono più differibili interventi concreti“.

Attivare e rifinanziare progetti di educativa di strada, che raggiungano i ragazzi nei loro luoghi, in particolare nei contesti a maggiore rischio di esclusione.

Sostenere programmi continuativi di accompagnamento alla genitorialità, anche attraverso servizi domiciliari e a bassa soglia, con il coinvolgimento di équipe multiprofessionali già operanti o da costituire nel territorio, per rafforzare il ruolo educativo delle famiglie e prevenire situazioni di trascuratezza o abbandono.

Rafforzare o attivare la presenza di centri educativi territoriali, pensati come spazi di aggregazione, espressione e crescita per bambini e adolescenti, con laboratori, attività culturali, sportive, sostegno scolastico e relazioni educative quotidiane, in collaborazione con le realtà sociali e culturali attive nei territori.

Attivare con urgenza le “Azioni integrate socio-sanitarie per la prevenzione delle tossicodipendenze” e garantire la prosecuzione le attività dei presidi mobili.

Favorire la partecipazione attiva dei giovani nei processi decisionali locali, sostenendo percorsi di consultazione, ascolto e protagonismo giovanile a livello cittadino e territoriale.

Questi i punti fondamentali, i tipi di interventi su cui si punta, chiedendo all’amministrazione impegni concreti e tempestivi in tal senso.

Una mozione depositata una settimana fa, a firma congiunta dei gruppi di opposizione al Consiglio Comunale, che chiede impegni concreti del Comune di Palermo per affrontare il fenomeno crescente del disagio e della violenza giovanile.

Un’iniziativa, quella di oggi, che arriva a seguito dell’abbandono dei lavori consiliari, atto simbolico per denunciare l’inerzia della maggioranza sul tema. “Abbiamo lasciato l’aula perché è evidente che la maggioranza non intende affrontare seriamente questa emergenza”, avevano dichiarato i rappresentanti delle opposizioni.

Mentre la città e i suoi quartieri chiedono risposte immediate, “la maggioranza preferisce eludere il dibattito. È un segnale gravissimo di disattenzione verso la città“.

Chiediamo tutto questo da anni, due anni che attendiamo delle risposte dall’amministrazione, risposte mai arrivate. Chiediamo al sindaco di non tirare la palla fuori dal campo“, le parole di Mariangela Di Gangi, Partito Democratico .

Massimo Giaconia

Il disagio giovanile è frutto di dinamiche sociali, culturali ed economiche. Si affrontano mettendo in campo delle misure affinché la criminalità organizzata non diventi l’unica alternativa. Le istituzioni non li aiutano e si aggrappano a questo“, continua Massimiliano Giaconia, Gruppo Misto.L’aula non è pronta ad affrontare tematiche di questa portata, per questo ci siamo rivolti ai cittadini“.

Che questa società sia malata è indubbio, quello che imbarazza è che il consiglio comunale, nonostante abbia contezza di ci che accade in città, si è ritrovata per l’ennesima volta a dare priorità ad altro“, aggiunge Giulia Argiroffi, gruppo Oso.

Abbiamo chiesto di fare qualcosa in più, siamo di fronte ad una crisi evidente. Ci sono delle azioni che devono essere messe in campo, che l’amministrazione può contrastare“, aggiunge Giuseppe Miceli, Movimento 5 Stelle.

Chiediamo un impegno reale, siamo stanchi di sentire promesse e parole, vogliamo un atto di giunta che dia una risposta, abbiamo il dovere di attivare azioni efficaci“.

Un ventaglio di azioni, a breve e a lungo termine.Dopo tre anni siamo in attesa di tutte queste azioni“.

Un fenomeno diffuso in molte città italiane. E a Palermo, dallo stupro al foro italico, fino all’ultimo fatto di cronaca di Monreale, interventi del genere sono più urgenti che mai.

La nostra città sconta un ritardo nei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, “mancano infrastrutture educative pubbliche, capillari e presìdi sociali diffusi“.

Servono infrastrutture, un sistema di intervento sociale continuo e ramificato, che sappia intercettare e accompagnare i ragazzi e le ragazze in tutte le fasi della loro crescita.

Questa mozione chiede a tutte le forze politiche di condividere una responsabilità comune, nella consapevolezza che la sicurezza non si costruisce solo con la repressione e che per ridurre la violenza, dobbiamo rimuovere le condizioni che la generano: isolamento, povertà educativa ed esclusione sociale.

Palermo ha bisogno di una visione più coraggiosa e vicina ai bisogni reali“.

Le opposizioni sottolineano come il tema del disagio giovanile e della sicurezza sia stato sistematicamente marginalizzato nell’agenda politica cittadina, nonostante i sempre più frequenti fatti di cronaca nera ed i continui allarmi che arrivano da più parti.

La maggioranza non vuole affrontare questi temi in Consiglio, da adesso parleremo direttamente ai palermitani“.

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