I gruppi di opposizione del Consiglio Comunale sono tornati in aula, ma questa volta si rivolgono alla città.
Si è tenuta oggi una conferenza stampa a Palazzo Comitini, durante la quale i gruppi hanno illustrato alla città un pacchetto di proposte e iniziative urgenti per contrastare il disagio giovanile e la grave emergenza educativa in atto, in questo momento e da molto tempo, “fenomeni rispetto ai quali non sono più differibili interventi concreti“.
Attivare e rifinanziare progetti di educativa di strada, che raggiungano i ragazzi nei loro luoghi, in particolare nei contesti a maggiore rischio di esclusione.
Sostenere programmi continuativi di accompagnamento alla genitorialità, anche attraverso servizi domiciliari e a bassa soglia, con il coinvolgimento di équipe multiprofessionali già operanti o da costituire nel territorio, per rafforzare il ruolo educativo delle famiglie e prevenire situazioni di trascuratezza o abbandono.
Rafforzare o attivare la presenza di centri educativi territoriali, pensati come spazi di aggregazione, espressione e crescita per bambini e adolescenti, con laboratori, attività culturali, sportive, sostegno scolastico e relazioni educative quotidiane, in collaborazione con le realtà sociali e culturali attive nei territori.
Attivare con urgenza le “Azioni integrate socio-sanitarie per la prevenzione delle tossicodipendenze” e garantire la prosecuzione le attività dei presidi mobili.
Favorire la partecipazione attiva dei giovani nei processi decisionali locali, sostenendo percorsi di consultazione, ascolto e protagonismo giovanile a livello cittadino e territoriale.
Questi i punti fondamentali, i tipi di interventi su cui si punta, chiedendo all’amministrazione impegni concreti e tempestivi in tal senso.
Una mozione depositata una settimana fa, a firma congiunta dei gruppi di opposizione al Consiglio Comunale, che chiede impegni concreti del Comune di Palermo per affrontare il fenomeno crescente del disagio e della violenza giovanile.
Un’iniziativa, quella di oggi, che arriva a seguito dell’abbandono dei lavori consiliari, atto simbolico per denunciare l’inerzia della maggioranza sul tema. “Abbiamo lasciato l’aula perché è evidente che la maggioranza non intende affrontare seriamente questa emergenza”, avevano dichiarato i rappresentanti delle opposizioni.
Mentre la città e i suoi quartieri chiedono risposte immediate, “la maggioranza preferisce eludere il dibattito. È un segnale gravissimo di disattenzione verso la città“.

“Il disagio giovanile è frutto di dinamiche sociali, culturali ed economiche. Si affrontano mettendo in campo delle misure affinché la criminalità organizzata non diventi l’unica alternativa. Le istituzioni non li aiutano e si aggrappano a questo“, continua Massimiliano Giaconia, Gruppo Misto. “L’aula non è pronta ad affrontare tematiche di questa portata, per questo ci siamo rivolti ai cittadini“.
“Chiediamo un impegno reale, siamo stanchi di sentire promesse e parole, vogliamo un atto di giunta che dia una risposta, abbiamo il dovere di attivare azioni efficaci“.
Un ventaglio di azioni, a breve e a lungo termine. “Dopo tre anni siamo in attesa di tutte queste azioni“.
Un fenomeno diffuso in molte città italiane. E a Palermo, dallo stupro al foro italico, fino all’ultimo fatto di cronaca di Monreale, interventi del genere sono più urgenti che mai.
La nostra città sconta un ritardo nei servizi per l’infanzia e l’adolescenza, “mancano infrastrutture educative pubbliche, capillari e presìdi sociali diffusi“.
Servono infrastrutture, un sistema di intervento sociale continuo e ramificato, che sappia intercettare e accompagnare i ragazzi e le ragazze in tutte le fasi della loro crescita.
Questa mozione chiede a tutte le forze politiche di condividere una responsabilità comune, nella consapevolezza che la sicurezza non si costruisce solo con la repressione e che per ridurre la violenza, dobbiamo rimuovere le condizioni che la generano: isolamento, povertà educativa ed esclusione sociale.
“Palermo ha bisogno di una visione più coraggiosa e vicina ai bisogni reali“.
Le opposizioni sottolineano come il tema del disagio giovanile e della sicurezza sia stato sistematicamente marginalizzato nell’agenda politica cittadina, nonostante i sempre più frequenti fatti di cronaca nera ed i continui allarmi che arrivano da più parti.
“La maggioranza non vuole affrontare questi temi in Consiglio, da adesso parleremo direttamente ai palermitani“.