In Sicilia la dispersione scolastica continua a essere una vera e propria piaga sociale. Tra le regioni italiane, l’Isola è seconda soltanto alla Sardegna: oltre lo Stretto, infatti, gli abbandoni scolastici hanno superato il 20% (anno di riferimento: 2017). Lo certificano i dati sull’abbandono scolastico e la dispersione raccolti e diffusi dalla Fondazione Openpolis.
La rilevazione diventa ancora più sconfortante se paragonata con il resto della nazione: a fronte di una media italiana del 14% di giovani in uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione, infatti, cinque regioni, tutte al Sud, superano questa percentuale, mentre le altre si trovano al di sotto della media italiana. Come detto, la Sicilia è tra quelle che lo superano abbondantemente.
Il dato, inoltre, permette anche di misurare la distanza o l’avvicinamento all’obiettivo del 10% stabilito dall’Unione Europea. Bruxelles ha infatti fissato come obiettivo che entro il 2020 i giovani europei tra 18 e 24 anni senza diploma superiore o qualifica professionale siano meno del 10% del totale.
I dati attestano anche che le tre regioni con più giovani tra 18 e 24 anni senza il diploma e fuori da percorsi di istruzione e formazione sono le stesse che presentano la maggiore dispersione tra il primo e l’ultimo anno delle superiori. La Sardegna è in testa a questa triste classifica, con il 21,2% di abbandoni e il 33% di dispersioni tra primo e ultimo anno. Per la Sicilia i dati sono 20,9% e 28,3%. Al terzo posto, infine, la Campania, con percentuali del 19,1% e 29,2%.