E’ nata appena 4 anni fa ma già corre veloce. La data di nascita non poteva che essere il 15 maggio, il giorno della festa dell’autonomia siciliana (ovvero quando fu firmato lo Statuto siciliano nel 1946). I colori non potevano che essere il rosso e il giallo, quelli del Vespro siciliano del 1282 (tra le più antiche bandiere al mondo nonché simbolo della libertà del popolo). Ecco la nazionale di calcio Siciliana “perché la Sicilia è nazione, per storia, identità e tradizione”.
Un’idea che parla di sport, cultura, soprattutto identità, che unisce e non divide e che invita a guardare con orgoglio alle nostre radici, intrise di voglia di libertà, passione, determinazione.
Ospite della puntata n°61 di donna Sarina è Alberto L’Episcopo, direttore generale dell’asd Sicilia Football Association che spiega come sia nata l’idea, quanto percorso è stato fatto finora e con quali obiettivi. Sgombra il campo da qualsiasi equivoco, non ci sono retropensieri d’indipendenza ma tantissimi messaggi positivi che mirano a promuovere nel mondo, attraverso lo sport che è uno dei più potenti strumenti d’immagine, l’identità siciliana, quella stessa che chiunque abbia radici nell’isola (anche indietro nel tempo) ovunque si trovi adesso porta nel cuore e nel dna.
“C’è la consapevolezza che l’isola, benché giuridicamente legata alla Repubblica Italiana in qualità di Regione Autonoma, rappresenti un’entità geopolitica, storica, linguistica e culturale dotata di una sua particolare e distinta identità” dicono il presidente Salvatore Mangano e gli ideatori.
Ed ecco che i colori della nostra terra stanno già partecipando ai campionati delle “nazioni senza Stato”, contenendo i trofei ad analoghe realtà (alcune anche meno giovani rispetto alla nazionale siciliana che pure sul campo dà filo da torcere alle più navigate). Tutto ha anche una sua simbologia (come l’utilizzo della doppia lingua nei testi) o nelle tre maglie che si chiamano: Vespiru (la prima), Fidiricu, Ruggeru.
Vespiru ha i colori rosso e giallo e si richiama al Vespro del 1282 l’evento simbolo della lotta per libertà della Sicilia. La bandiera fu un omaggio all’alleanza delle prime due città insorte Palermo e Corleone con la centro la Trinacria.
Conosciamo meglio i calciatori, l’allenatore, le sfide disputate negli anni scorsi (Antudo Cup e Sikelia Cup) e nel frattempo prepariamoci a tifare per la nostra nazionale siciliana al Corsica Cup che si terrà a maggio (e scopriamo chi saranno i nostri avversari).