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Proseguono le indagini

Donne uccise a Naro (AG): il 24enne aveva fornito un falso alibi

lunedì 8 Gennaio 2024
carabinieri
Foto d'archivio

Sono stati rinviati a mercoledì i rilievi del Ris di Messina nelle abitazioni, poste sotto sequestro, di Delia Zarniscu e Maria Rus, in via Vinci e vicolo Avenia a Naro, nell’Agrigentino.

Un rinvio dovuto al fatto che occorre fare intervenire specialisti particolari, sempre del reparto investigazioni scientifiche, tanto nella casa di via Vinci quanto in quella di vicolo Avenia. Specialisti che dovranno occuparsi anche dei rilievi nella residenza della 54enne trovata carbonizzata. In vicolo Avenia, per oggi, è previsto il ritorno del nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco. I pompieri c’erano già stati, nel primissimo pomeriggio di venerdì. Adesso, dopo che verosimilmente l’acqua per spegnere il rogo appiccato dentro l’abitazione si è asciugata, verranno effettuati nuovi rilievi e accertamenti.

Sugli ingressi delle due abitazioni poste sotto sequestro, stamani sono comparsi dei mazzi di fiori e dei ceri. I rilievi e gli accertamenti da parte del Ris, così come anche le verifiche degli specialisti dei vigili del fuoco in vicolo Avenia, sono stati disposti dal procuratore aggiunto Salvatore Vella e dal sostituto Elettra Consoli che stanno coordinando dei Carabinieri che ha portato, nella tarda serata di venerdì, al fermo di 24enne romeno indiziato del duplice omicidio e vilipendio.

Il nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco è attualmente al lavoro in vicolo Avenia, nell’abitazione della 54enne Maria Rus, uccisa e poi data alle fiamme, secondo le ricostruzioni investigative di carabinieri e Procura di Agrigento. Oltre agli specialisti dei pompieri è presente anche il nucleo cinofili con il pastore belga “Aika”. Si tratta di un cane addestrato nella ricerca di acceleranti, ossia liquidi infiammabili e inneschi vari. Accanto ai pompieri anche i carabinieri della stazione di Naro e quelli del reparto Operativo del comando provinciale di Agrigento. Nel pomeriggio di venerdì, nell’abitazione al pianterreno di vicolo Avenia sono intervenuti i pompieri del nucleo investigativo antincendi e dopo i rilievi, allora, stando a quanto è emerso, non vennero riscontrate tracce di liquido infiammabile. Adesso, spetterà ai nuovi accertamenti stabilire se sia stato o meno usato liquido infiammabile per innescare il rogo nel salone di ingresso della casa.

L’INTERROGATORIO

Il romeno 24enne, Omar Edgar Nedelcov, indiziato del duplice omicidio e vilipendio di cadavere delle sue connazionali Delia Zarniscu di 58 anni e Maria Rus di 54, trucidate, nella notte fra giovedì e venerdì, nelle loro abitazioni del quartiere Sant’Erasmo di Naro, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Esattamente come aveva fatto venerdì sera, nell’interrogatorio con il pm Elettra Consoli e l’aggiunto Salvatore Vella, l’indagato che è difeso dall’avvocato Diego Giarratana, davanti al gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, è rimasto in silenzio. L’udienza di convalida del fermo si è svolta al carcere di Gela (Caltanissetta) dove il giovane è stato portato nella notte fra venerdì e sabato.

IL FALSO ALIBI

Avrebbe provato a fornire un falso alibi a Carabinieri e pm della Procura di Agrigento, ma è stato smentito. Omar Edgar Nedelkov, ha riferito in prima battuta a investigatori e inquirenti d’essere stato “al bar con la fidanzata” nella notte giovedì e venerdì ossia quando sono state trucidate, nelle abitazioni del centro storico di Naro, le due donne.

La fidanzata, sentita in caserma, avrebbe però rivelato che Omar le avrebbe chiesto di confermare la sua falsa versione. I Carabinieri del comando provinciale di Agrigento, che conducono le indagini con il coordinamento del procuratore aggiunto Salvatore Vella e del pm Elettra Consoli, hanno fornito nel provvedimento di fermo anche questo indizio che adesso sarà valutato dal gip Iacopo Mazzullo chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di convalida del fermo e sulla custodia cautelare.

IL RACCONTO DELLA MADRE

La madre del 24enne romeno fermato, per il duplice omicidio e vilipendio di cadavere delle connazionali cinquantenni, avrebbe raccontato che il ragazzo si era cambiato i vestiti sporchi di sangue. Anche questo indizio, così come le dichiarazioni della fidanzata e del barista che hanno smentito la presenza del giovane in un bar di Naro quella notte, è stato fornito da Carabinieri e pm al gip Iacopo Mazzullo dinanzi al quale l’indagato stamani è rimasto in silenzio.

Le telecamere all’esterno dell’abitazione di vicolo Avenia, dove è stata trovata carbonizzata Maria Rus, lo hanno inoltre immortalato mentre entrava e usciva dalla casa, riprendendolo con i pantaloni parzialmente slacciati mentre si allontanava per dirigersi – secondo l’accusa – in via Vinci dove viveva Delia Zarniscu. L’amico 50enne, con cui era a cena a casa di Delia, avrebbe riferito di avere capito quello che era successo e di avere fatto a botte con il 24enne quando gli avrebbe manifestato l’intenzione di chiamare i Carabinieri.

I RILIEVI DEI VIGILI DEL FUOCO

Il nucleo investigativo antincendi dei Vigili di Palermo ha confermato quanto già emerso nel primo pomeriggio di venerdì: non ci sono tracce di benzina o altro liquido infiammabile all’interno dell’abitazione di vicolo Avenia dove è stato trovato il cadavere carbonizzato di Maria Rus, 54 anni, una delle due donne romene uccise a Naro (Ag) nella notte tra giovedì e venerdì scorso.

Il “Nia” dei pompieri e l’unità cinofila “Aika” hanno ultimato i rilievi all’interno dell’appartamento e accertato che per appiccare le fiamme non è stato utilizzato alcun tipo di “accelerante”. Confermato quindi il fatto che l’incendio sarebbe stato appiccato alla poltrona davanti la quale è stato trovato il corpo carbonizzato la donna.

LA MARCIA DEI 200 PASSI

In attesa che vengano restituite le salme di Delia Zarniscu e Maria Rus e vengano stabilite le date, o la data, dei funerali, il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, ha deciso che per venerdì, alle 17, ci sarà un momento di raccoglimento e commemorazione in piazza Cesare Battisti, davanti la chiesa di Sant’Erasmo, a conclusione della “Marcia dei 200 passi”, fra via Vinci e vicolo Avenia dove sono avvenuti i due omicidi.

Anche se stamattina qualcuno lo ha già fatto, verranno portati dei fiori davanti alle porte delle case delle due vittime. Abitazioni sotto sequestro nelle quali mercoledì saranno eseguiti i rilievi del Ris di Messina. Proprio da piazza Cesare Battisti partirà la “Marcia dei 200 passi” alla quale dovrebbe prendere parte – arriverà conferma nelle prossime ore – anche il console della Romania che è stato invitato stamani da Brandara. Il sindaco stamane ha ricevuto in municipio, dopo averla invitata, la figlia di Maria Rus, Marcela.

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