La cultura del vino e della terra le deve tantissimo, e non solo in Sicilia. Una storia produttiva autenticamente al femminile, quella vissuta da Gabriella Anca, fondatrice con Giacomo Rallo dell’azienda Donnafugata. Pioniera del nuovo corso del vino siciliano, Gabriella Anca Rallo ne è oggi ambasciatrice, incarnando da tutta una vita i valori di quella Sicilia di tradizione, laboriosa e positiva.
Un’intraprendenza rimasta intatta in questi quarant’anni di storia professionale e a cui Terre Sicane renderà omaggio il prossimo 10 marzo, conferendole il premio enologico “Donne&Vino 2018” nel corso di una cerimonia nel settecentesco Palazzo Panitteri a Sambuca, eletto Borgo più Bello d’Italia nel 2016.
Alla cerimonia prenderanno parte il Sindaco di Sambuca Leo Ciaccio, Gunther Di Giovanna Presidente della Strada del Vino Terre Sicane, Gori Sparacino Presidente della Federazione Regionale Strade del Vino, Vincenzo Cusumano Direttore l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia e l’imprenditore Rori Amodeo.
“Il Premio enologico Donne&Vino – dichiara Gunther Di Giovanna – tende a valorizzare quelle donne che hanno scelto di dedicare interesse e passione al mondo del vino di qualità. È un riconoscimento che ha lo scopo di rafforzare il legame tra vino e cultura attraverso l’esperienza nel vino al femminile”,
Col marito Giacomo, Gabriella Anca ha dato vita a Donnafugata nel 1983, dopo aver assunto alcuni anni prima la proprietà e la guida dell’azienda agricola di famiglia a Contessa Entellina, nella provincia di Palermo. Da allora, il suo apporto alla promozione della condizione femminile nella società siciliana, come allo sviluppo e all’affermazione delle qualità e dell’immagine della vitivinicoltura dell’isola, è stato costante quanto vitale, favorendo in modo decisivo l’ascesa di Donnafugata ai vertici dell’enologia italiana e internazionale.
“È un riconoscimento che mi rende felice – spiega la stessa Gabriella Anca Rallo – sono molto legata sia a Terre Sicane che a Sambuca di Sicilia. Questa, è la terra della mia vita, dove con mio marito e i miei figli abbiamo costruito la nostra azienda. Un lavoro in cui, con coerenza, abbiamo sempre privilegiato la qualità, valore aggiunto che ci ha permesso di svelare al mondo l’unicità del vigneto di Contessa Entellina“.