“Sono trascorsi due anni dall’ultima competizione per il rinnovo del parlamento regionale e la doppia preferenza di genere non é ancora stata introdotta. Le donne devono essere messe nelle condizioni di avere un accesso reale alla vita politica e ai processi decisionali. È un dato di fatto che, in politica, la rappresentanza delle donne sia minoritaria. Il parlamento regionale deve adeguarsi, introducendo, come accade negli enti locali, due voti di preferenza di genere. La maggior parte delle regioni d’Italia ha già introdotto questo meccanismo e noi siamo ancora un’isola senza ponte. Sconnessa dal rispetto delle normative e della costituzione. Se occorre, se il parlamento regionale non interverrà, serve un intervento sostitutivo del governo nazionale ex art. 120 della costituzione. Come già avvenuto in altre regioni. D’altronde anche la normativa regionale norma nel dettaglio il meccanismo di sostituzione”.
Lo dichiara Sabrina Renna, esponente Mpa ed ex consigliere comunale di Acireale.
“Da militante del Mpa – prosegue Sabrina Renna – che crede fermamente in questa battaglia, incaricheró dei professionisti, tra cui l’avvocato Paolo Ingrao del foro di Agrigento, per rivendicare il rispetto delle norme e adire, ove necessario, le giurisdizioni competenti per violazione degli art. 51, 1 comma, 117, settimo comma della Costituzione, e dell’art 3 dello statuto speciale della regione Siciliana”.