Pianificavano furti e rapine per sovvenzionare l’acquisto di grosse quantità di stupefacenti, rifornendo il mercato di molte province dell’Isola. Il Gip del Tribunale di Catania ha emesso un provvedimento di misura cautelare nei confronti di sedici persone accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droghe tra cui cocaina e marijuana. L’operazione è stata denominata Baly.
Gli arrestati sono Gianluca e Fabio Spampinato di 35 e 33 anni, Roberto Vitale di 42 anni, Pierpaolo Mario Monterosso di 47 anni, Salvatore Tomarchio di 39 anni, Alessandro Papa di 30 anni, Domenico Tosto di 48 anni, Gaetano Trombino di 39 anni, Dino Greco di 39 anni, Rosa Pace di 48 anni, Rosario Cammaroto di 41 anni, Roberto Cosentino di 44 anni, Roberto Cerami di 43 anni, Daniele Buttafuoco di 38 anni e Mario Pace di 57 anni già detenuto nel carcere di Padova.
Le direttive al sodalizio criminale venivano impartite dal carcere con un personal computer – sequestrato dalla Polizia Penitenziaria nell’ambito di altri procedimenti – da parte di Mario Pace, di 57 anni – considerato uno dei promotori dell’organizzazione e tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi. Pace, presunto esponente del clan Cappello, sta scontando nel carcere di Padova l’ergastolo per omicidio e associazione mafiosa; tramite la sorella Rosa, di 48 anni – sottoposta all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria – e un altro detenuto – anch’egli interessato dall’ordinanza -, con il quale comunicava tramite ‘pizzini’, faceva arrivare in Sicilia le indicazioni per l’attività di spaccio. Dalle indagini è emerso inoltre che gli indagati pianificavano furti e rapine per finanziare l’acquisto di cocaina dall’Olanda e di marijuana dal rione di Librino.
Lo smercio dello stupefacente avveniva attraverso un’attività commerciale dell’hinterland catanese e tra Gravina di Catania e Mascalucia fruttava circa 30mila euro a settimana. Il sodalizio, che gli investigatori non ritengono legato alla criminalità organizzata, è stato smantellato dai carabinieri, che all’alba di stamane hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Catania.