“Educare alla non violenza: percorsi di tutela giuridica e sociale”, questo il titolo e tema di un convegno avviato nella giornata di ieri (e che si concluderà oggi) all’Nh Hotel di Taormina per evidenziare la problematica della condizione femminile troppo spesso caratterizzata da violenze e privazioni del diritto alla libertà. L’evento si inserisce nell’ambito del Premio Cinematografico delle Nazioni (a cura di Agnus Dei di Tiziana Rocca ed EvenTao di Michel Curatolo), nato proprio sotto il segno della lotta contro la violenza sulle donne e che ha voluto dedicare, una due giorni di dibattito a questo tema, assegnando il Premio Istituzionale delle Nazioni a Stefania Prestigiacomo e a Caterina Chinnici.
Il convegno è stato voluto, in particolare, dalla senatrice messinese Urania Papatheu, che intervenendo in apertura dei lavori del convegno, ha preannunciato una serie di iniziative a tutela e difesa delle donne che caratterizzeranno nei prossimi mesi il suo impegno politico e personale e delle donne di Forza Italia in Senato e in Parlamento.
“La presentazione della “Carta di Taormina – Carta di Non Violenza”, che effettuiamo in questa occasione – ha detto la Papatheu – intende essere un segno concreto e tangibile dell’impegno comune delle forze presenti a questo convegno nel consolidare la battaglia a difesa delle donne. Il senso dell’iniziativa, di questo convegno e di tutto ciò che ne conseguirà, sta nel chiedere di parlare a tutti quelli che non ci ascoltano, perché questo è il valore del nostro lavoro e dell’impegno che tutte le forze in campo devono concretizzare per far cadere il muro del silenzio. Gridare no alla violenza sulle donne e fare, attivamente, ciascuno la propria parte, significa promuovere la dignità umana e di genere e portare avanti azioni in nome della civiltà e di quei principi che anche oggi, nella società contemporanea, vengono calpestati e negati”.
“La parola femminicidio non basta più – continua -, perché dietro a questo assassinio in quanto tale c’è un lungo percorso fatto di umiliazioni, persecuzioni, maltrattamenti, abusi. In questo percorso di conoscenza ho letto e analizzato i dati che purtroppo sono inaccettabili, ma va anche detto che tanto davvero si è fatto ed un plauso deve andare alle associazioni, i movimenti e le donne impegnate ogni giorno in questa battaglia“.
A porgere i saluti anche il sindaco Mario Bolognari e l’assessore alla Famiglia, Politiche sociali e del lavoro della Regione Siciliana, Mariella Ippolito e Maurizio De Lucia, Procuratore Capo di Messina. Numerosi ed apprezzati gli interventi succedutisi, alla presenza delle massime realtà nazionali della rete anti-violenza, associazioni di avvocati, psicologi e magistrati. Nel corso dei lavori, moderati dalla giornalista Chiara Paduano, hanno relazionato Arturo Siniscalchi (direttore Amministrazione e controllo Formez) Simona Bernardini (Responsabile Equipe Psicologhe Telefono Rosa) e Antonella Caltabiano (Presidente Telefono Rosa – Regione Sicilia), Giuseppina Muratore (dirigente presso la Direzione centrale per le statistiche sociali e il censimento della popolazione-Istat), Fabiola Furnari (Sostituto Procuratore Generale presso la Procura Generale di Caltanissetta) Antonella Formicola (criminologa) Dominella Quagliata (Presidente nazionale di Psicologi Liberi Professionisti) Candido Bonaventura (Vice Presidente Camera Penale di Messina), Vincenzo Ciraolo (Presidente Ordine avvocati di Messina).
La seconda giornata, quella odierno, avrà la presenza di Gianfranco Micciché, Presidente dell’Ars, e Gaetano Armao, Vice Presidente Regione Siciliana e verrà presentata e firmata la Carta di Taormina promossa dall’associazione Mede@ che impegna il mondo del volontariato e le istituzioni alla lotta contro violenza di genere e in genere. Oltre a esponenti del mondo politico, della cultura e dello spettacolo intervengono sull’argomento, anche le testimonianze di donne vittime di violenza. Sarà presente anche Gessica Notaro a cui viene consegnato il Premio delle Nazioni.