Le elezioni dei liberi consorzi e dei consigli metropolitani hanno riportato le ex province ad essere nuovamente rappresentate dalla componente politica, seppur con il voto di secondo livello, ricomponendo quel plenum che mancava da più di un decennio e facendo terminare il lungo commissariamento.
Sono stati 18 i rinvii, dal 2012 al 2024, con la Sicilia ultima regione a rinnovare gli organi provinciali così come disposto dalla Legge “Del Rio”.
A Catania, come previsto, non ci sono state grosse sorprese con Fratelli d’Italia che con il 27% delle preferenza ha eletto 5 consiglieri, consolidandosi primo partito della provincia, con una rete di amministratori locali ben consolidata nel territorio.
“Abbiamo più volte detto – spiega il coordinatore provinciale di FdI Alberto Cardillo – che avremmo preferito elezioni dirette, coinvolgendo tutti i cittadini, com’è normale che sia in democrazia. Tuttavia anche con questo sistema, dove a votare sono stati solo gli amministratori, Fratelli d’Italia si conferma primo partito in provincia di Catania con il 27% dei consensi“.

A comporre la truppa meloniana saranno i consiglieri Alessandro Campisi, Aldo Grimaldi, Fabio Savasta, Santo Trovato ed Emilio Pappalardo.
“Auguro buon lavoro ai neo eletti consiglieri, con loro ringrazio anche Ernesto Di Francesco e Vincenzo Silvestro, primo e secondo dei non eletti, i quali rappresentano il vasto territorio che un tempo era il collegio di Giarre. Ma ovviamente grazie a tutti i candidati per il grande contributo offerto al partito, nonché tutti gli amministratori elettori, alcuni dei quali civici che guardano a Fratelli d’Italia come modello e strumento di buongoverno locale“.
“È stato grande il lavoro – conclude – anche del nostro commissario regionale Luca Sbardella, della nostra deputazione regionale e nazionale, che ringrazio per il grande spirito di squadra. Adesso gli eletti avranno l’onore e l’onere di riportare la rappresentanza e i doveri di controllo politico nella nostra ex provincia dopo 12 anni di assenza forzata“.
A “Palazzo Minoriti” il sindaco metropolitano Enrico Trantino potrà contare della maggioranza assoluta con 16 seggi su 18.
Diversamente, le forze d’opposizione – che hanno presentato lista unica sotto il simbolo “Pd – L’Alternativa“- con il 12,52% racimolano due soli seggi spettanti ai consiglieri dem Graziano Calanna e Pia Giardinelli, i quali avranno il duro compito di fronteggiare la corazzata di centrodestra.
“Queste elezioni di secondo livello – commenta la segretaria provinciale del Pd Maria Grazia Leone – confermano le gravi criticità di un sistema elettorale che purtroppo finisce per penalizzare la rappresentanza democratica e col metodo del valore ponderato dei voti mortifica i territori più piccoli. Ne fa le spese il principio di uguaglianza del voto. I risultati erano calcolabili a tavolino, nessuna sorpresa, siamo legati ad un risultato già in larga parte cristallizzato nel 2023, con il peso dominante della città capoluogo. Le sue maggioranze consiliari hanno determinato tutto. Dobbiamo essere consapevoli tutti che questo meccanismo taglia i costi della politica, ma al prezzo altissimo di un distacco profondo tra eletti ed elettori, tra istituzioni e cittadinanza, fra competizione elettorale e temi. Dentro questi vincoli distorti, abbiamo lavorato per ottimizzare il risultato, costruendo una lista unitaria con il contributo del Movimento 5 Stelle, a cui va un ringraziamento politico e non di facciata. Nonostante partissero da una posizione svantaggiata, hanno mostrato lealtà e generosità, dimostrando quanto sia forte il valore della coalizione progressista“.

“I nostri eletti – continua – Graziano Calanna e Pia Giardinelli sono amministratori esperti e capaci, sapranno rappresentare con serietà le istanze dei 58 comuni della provincia. Graziano Calanna punto di riferimento del PD catanese, già sindaco di Bronte, è stato il candidato più votato della lista. Saprà mettere a disposizione del ruolo che andrà a ricoprire, la sua lunga esperienza politica. Pia Giardinelli , attivista, professionista e amministratrice di grande valore, la sua elezione rappresenta un importante passo avanti per la rappresentanza femminile nelle istituzioni locali. Offrirà un contributo fondamentale per le politiche sociali, inclusive e di sviluppo del nostro territorio“.
“La destra ottiene una prevedibile e ampissima maggioranza numerica, si ripropongono le proporzioni della città di Catania. A noi spetta adesso vigilare su scelte, contenuti e procedure, consapevoli del valore strategico che le Province possono avere e della necessità che, queste, tornino ad avere un ruolo centrale nella governance territoriale. Si apre una nuova fase: concentriamoci con forza e convinzione sui referendum dell’8 e 9 giugno. È in gioco la qualità della nostra democrazia: ciascuno faccia la propria parte“.