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I dem in Giunta?

Siracusa, il sindaco Italia manda segnali al Pd: “Porte aperte, niente muri”

lunedì 25 Marzo 2024

Il rimpasto a Siracusa potrebbe riservare nuove sorprese. Ad una settimana dalle nomine di Salvo Cavarra e Marco Zappulla, dell’Mpa, il sindaco Francesco Italia pensa ad altri possibili ingressi nella squadra di governo e spunta un dialogo in atto tra il primo cittadino e una parte del Partito Democratico. Nell’area dei democratici c’è infatti l’ala più intransigente e dura, che non vuole sentirne parlare di Italia, ed è quella dell’ex sindaco Giancarlo Garozzo, di cui Italia a suo tempo è stato il vicesindaco. Tra Garozzo e Italia la rottura, rispetto al passato, è ormai un dato acclarato, un distinguo praticamente insanabile e la fase che ha portato alle elezioni del 2023 ha “certificato” che non c’è più alcun feeling. Ma nel Pd c’è, tuttavia, anche un’ala più conciliante del partito, che invece non ha mai smesso di parlare (e flirtare?) con il primo inquilino di Palazzo Vermexio.

Italia non si nasconde e fa capire che c’è una riflessione in corso con la parte dei dem che non pone veti o fattori ostativi a ragionare con l’Amministrazione. E l’idea che prenderebbe quota sarebbe quota di valutare l’opportunità di un ingresso in Giunta, con un esponente del Pd. C’è un assessorato in ballo e questa prospettiva arroventa la situazione politica.

“Rispetto il Pd e ho sempre detto che il bene di Siracusa viene prima di tutto, io sono il sindaco e devo pensare ad amministrare e a fare le scelte per il bene del nostro territorio – ha detto Italia -. Al tempo stesso ho anche rimarcato che non dobbiamo stare insieme per forza, non c’è alcun obbligo e voglio anche sottolineare che non ho trovato porte chiuse in faccia. Nel Pd c’è una pluralità di persone, di idee e di posizioni. E posso confermare di aver ricevuto dei segnali che vanno in una direzione opposta a quella di alcuni esponenti del partito. Io sono stato eletto dai cittadini per amministrare e per lavorare per la città, pertanto se c’è una volontà di collaborare a questo impegno in termini comuni e condivisi, va bene, altrimenti andiamo avanti”. Italia aggiunge di volere amministrare senza erigere “muri” e di “voler dare un taglio al passato: “Non è più il tempo di contrapposizioni che lasciano il tempo che trovano e che non servono a nessuno”. Il primo cittadino punta sul “dialogo per il bene di Siracusa e i siracusani”.

La mossa di Italia, tra “bastone e carota”, sembrerebbe voler mettere i dem spalle al muro, attraverso una presa di posizione che potrebbe ulteriormente divaricare le posizioni, tra quelli che dicono no in maniera netta e totale a Italia e quelli che, al contrario, non hanno chiuso la porta al confronto e a ciò che potrebbe portare questo dialogo.

Ad attendere l’evoluzione di questo scenario che potrebbe allargare la maggioranza c’è, intanto, Sud chiama Nord, il gruppo deluchiano del vicesindaco Edy Bandiera, che ha rinnovato il proprio sostegno “convinto e totale” al sindaco e che ha smentito malumori nell’esecutivo e tra le fila del movimento che fa capo al sindaco di Taormina. In Giunta attendono di entrare per Sud chiama Nord i due assessori già designati dal gruppo di ScN, che sono Alessandro Spadaro e Sergio Imbrò. I deluchiani sono destinati ad essere nominati nella seconda fase del rimpasto, che a questo punto potrebbe allargarsi e comprendere anche altre new entry, a partire proprio da un posto per l’ala dei democratici disposta a collaborare all’azione di governo per la Città di Siracusa con l’attuale maggioranza.

Resta acceso, infine, il clima nel centrodestra con Fratelli d’Italia che a Siracusa è all’opposizione rispetto alla Giunta Italia e non ha gradito l’ingresso in Giunta dell’Mpa e ora potrebbe andare alla resa dei conti nei prossimi tavoli che riguarderanno la coalizione che sta governando alla Regione Siciliana. I meloniani ritengono che gli autonomisti di Raffaele Lombardo si siano discostati dal quadro politico composto alle elezioni regionali e politiche del 25 settembre 2022 e hanno anche “avvisato” l’Mpa sui riflessi che questa scelta di Siracusa potrebbe avere sia a Palermo che in altri contesti come i giochi per le future elezioni Provinciali. Un attacco che è stato, a sua volta, rimandato al mittente dall’Mpa, in una vicenda destinata quindi a far registrare altre scintille da qui alle prossime settimane.

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