È durata più di due ore la conferenza dei capigruppo, riunita per trovare un’intesa su un emendamento capace di andare incontro alle richieste di maggioranza e opposizione, e superare l’empasse del voto d’aula sul ddl di variazioni di Bilancio. Subito dopo l’inizio della seduta era infatti apparso evidente che senza un accordo, la situazione non si sarebbe sbloccata. Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, che aveva auspicato di poter approvare il ddl già a metà pomeriggio e che più volte in questi giorni ha ribadito la necessità di approvare la norma in tempi brevi “per salvaguardare il pagamento degli stipendi di migliaia di lavoratori“, ha dunque deciso di sospendere la seduta e convocare capigruppo e deputati nella sua stanza.
L’intesa prevede l’approvazione di un emendamento che verte su quattro punti: 3 milioni di euro per Istituto regionale Vini e Oli; un fondo di circa 3 milioni per i comuni in dissesto, predissesto finanziario o con stipendi arretrati; 1,7 milioni circa per le Ipab; mantenimento dei fondi per centri antiracket, antiviolenza e per le vittime della mafia.
Dopo un passaggio dalla commissione Bilancio, l’emendamento arriverà in Aula: se l’intesa raggiunta in conferenza dei capigruppo reggerà anche a Sala d’Ercole, si dovrebbe arrivare all’approvazione delle variazioni di Bilancio entro stasera. Fra le norme contenute nel ddl, anche lo stanziamento di circa 5 milioni per i Pip.