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Emergenza Bellolampo, Legambiente Palermo la grande assente

martedì 10 Settembre 2019
Rifiuti davanti impianto Bellolampo
Rifiuti davanti impianto Bellolampo

Una nota di fuoco a luglio per accelerare un progetto di raccolta differenziata in città da parte di Legambiente: “La questione dei rifiuti urbani negli ultimi mesi – scrivevano – è letteralmente sfuggita di mano. Palermo è una città che vive una situazione surreale: teoricamente circa la metà della popolazione dovrebbe fare la differenziata domiciliare, ma la percentuale raggiunta non arriva al 20% e l’80% va in discarica. La mancanza di un sistema di raccolta omogeneo e la totale assenza di controlli preventivi, peraltro, ha pregiudicato pesantemente anche la qualità dei conferimenti differenziati, affidando tutto alla sola buona volontà dei cittadini. Peccato, che la raccolta differenziata non sia un’opzione, ma un obbligo di legge dal 1997“.

Poi il silenzio in merito all’emergenza rifiuti che attanaglia da settimane la discarica di Bellolampo. L’associazione ambientalista tiene a precisare soltanto che: “Non abbiamo al momento inviato nessuna nota. Stiamo valutando la situazione”. E nel frattempo che Legambiente ci pensi su e capisca meglio cosa sta accadendo a Bellolampo, dopo la relazione durissima dell’Arpa sul rischio di danno ambientale, e la Regione e il Comune che hanno chiesto aiuto anche all’esercito per smaltire non meno di 24 mila tonnellate ammassate tra piazzale e capannone dell’impianto di trattamento,  proprio  ieri, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha convocato un vertice a Palazzo delle Aquile.

Una delle poche buone notizie in merito a questa situazione è che teoricamente da oggi dovrebbero partire 150 tonnellate di rifiuti non trattati da Bellolampo alla volta di Catania, Enna e Alcamo.

Come ha richiesto fortemente il Sindaco, nel più breve tempo possibile per scongiurare rischi di qualsiasi tipo – spiega l’amministratore Unico Giuseppe Norata –  abbiamo già iniziato a contrattualizzare con gli impianti individuati dal decreto regionale (di Enna , Alcamo e Lentini)  per il conferimento di una parte dei rifiuti indifferenziati di Palermo”.

Oggi, da Bellolampo, oltre ai 20 camion che viaggiano per smaltire i rifiuti già trattati partiranno altri 5 mezzi con le prime tonnellate di rifiuti non trattati.

E in questa situazione di gestione dei rifiuti, abbastanza rocambolesca, pare possa rappresentare un’ancora di salvezza per l’emergenza, il finanziamento nazionale da 16 milioni di euro destinato alle città metropolitane.

Finanziamento che potrebbe agevolare le attività di differenziazione degli scarti e del successivo riciclo. In estate si è tenuto un tavolo col ministero dell’Ambiente, durante il quale si sono affrontate le diverse criticità in tema rifiuti. Una interlocuzione che dovrebbe preludere allo sblocco dei 16 milioni per Palermo, Catania e Messina. Soldi che arrivano anche da parte della Regione. 7 milioni di euro è l’anticipo, che arriverà dritta nelle casse della Rap. Nel frattempo i palermitani aspettano nuovi sviluppi della situazione, sperando che le piogge delle scorse giornate non hanno accentuato il problema ‘percolato’ nella discarica.

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