“Finora tutti zitti in un silenzio assordante che va avanti dalla nomina di Draghi, quando invocai attenzione sulle prevedibili ondate di sbarchi. Il giorno dell’insediamento scongiurai un’attenzione che non c’era. Nemmeno nel mio Pd. Lasciando spazio solo a chi sparge odio. Io ce l’ho con tutti perche’ qui impera il silenzio o la strumentalizzazione“. A dirlo, in un’intervista al “Corriere della Sera”, il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, in merito alla nuova ondata di sbarchi sull’isola, dove l’hotspot e circa 250 immigrati hanno dovuto trascorrere la scorsa notte sul molo Favaloro.
Martello lamenta “una mancanza di attenzione da parte degli organi dello Stato. Faccio un esempio. Davanti al molo Favaloro, l’approdo di tutti i migranti per il primo approccio con le autorita’ sanitarie, finiscono spesso i barconi degli scafisti. Roba pericolosa, inquinante. Noi del Comune ci sveniamo per ripulirlo, ma la prefettura non riconosce le spese. Portiamo i barconi a terra per demolirli, ma poi non arriva l’autorizzazione allo smantellamento. E si formano le discariche dove passano i turisti“.
Martello ha quindi espresso “delusione” per la visita del premier Mario Draghi a Tripoli. “Li’ ha ringraziato la Guardia costiera libica, la stessa che spara ai pescatori. E ha aggiunto che fra i tanti problemi esaminati con Tripoli c’era anche quello dei migranti. Ma quello e’ il primo problema. Se non si capisce – ha concluso – continueremo solo a parlare di emergenza quando affonda un barcone o arrivano duemila persone in un giorno”.