L’emergenza rifiuti tiene banco in Consiglio Comunale. L’aula, questa mattina, era stata convocata per analizzare le difficoltà tecniche ed economico-finanziarie di Rap, società partecipata presieduta da Giuseppe Todaro. Come è noto, le periferie del capoluogo siciliano boccheggiano sommerse dalla spazzatura. Un problema igienico-sanitario al quale si uniscono le criticità legate al bilancio 2023, chiuso con un passivo di quasi 10 milioni di euro e sul quale sono arrivate le bacchettate sia della ragioneria generale che del Collegio dei Revisori dei Conti. Temi di cui si sarebbe dovuto discutere oggi in Consiglio Comunale. Erano assenti però sia Giuseppe Todaro, impegnato in attività istituzionali fuori Palermo, che il sindaco Roberto Lagalla. Nonostante la presenza del dirigente Massimo Collesano e dell’assessore Pietro Alongi, le opposizioni hanno così deciso di abbandonare l’aula.
Todaro e Lagalla assenti, opposizioni lasciano l’aula
A spiegare le ragioni del gesto sono gli stessi consiglieri di centrosinistra. “La grave emergenza rifiuti va discussa con il primo cittadino e il presidente della partecipata in aula“, dichiara il capogruppo del M5S Antonino Randazzo. Durissimo l’attacco anche della capogruppo di “Oso” Giulia Argiroffi. “La città è un porcile – dichiara in aula -. Il sindaco si dovrebbe dimettere. Dopo due anni dal suo insediamento, siamo messi peggio di prima“. Qualcuno però mette in dubbio la richiesta che sarebbe stata mossa in precedenza. “Io ero presente alla capigruppo e nessuno ha chiesto la presenza del sindaco. Non vorrei che qualcuno raccontasse bugie alla città“, racconta in Consiglio il capogruppo di Lavoriamo Per Palermo Dario Chinnici. Parole a cui replica il consigliere comunale del Gruppo Misto Carmelo Miceli. “Voglio i verbali della conferenza della capigruppo. Qui si mette in gioco il rapporto di fiducia fra il Consiglio Comunale e il suo presidente“.
La parentesi sul regolamento di assistenza specialistica ai disabili
Nervi tesi anche nel centrodestra. Fra gli interventi avvenuti in aula si registra anche quello dell’esponente di Forza Italia Salvo Alotta. Il presidente della V Commissione ha richiamato l’attenzione sulla mancata calendarizzazione del regolamento di assistenza specialistica ai bambini disabili. “A Palermo ci sono 67 scuole che comprendono oltre 1800 alunni con disabilità che necessitano l’attività degli operatori. Sarebbe davvero poco gratificante che non venga calendarizzato un simile atto. Se ciò non avverrà, non parteciperò più alle sedute del Consiglio Comunale per tutto il mese di agosto“. Richiesta a cui si unisce anche il presidente della IV Commissione Salvo Imperiale. “E’ un atto a cui abbiamo lavorato assieme per mesi. Va messo all’ordine del giorno al più presto, così come il regolamento sui rifiuti“.
Dibattito sullo scioglimento di Progetto Palermo
Interventi seguiti da quelli del capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo. L’europarlamentare attacca frontalmente l’attività dell’ufficio di presidenza, chiedendo lo scioglimento del gruppo “Progetto Palermo” e di conseguenza la rimozione dalla conferenza dei capigruppo del consigliere Massimo Giaconia. “Il gruppo era composto da tre persone. Ora c’è solo un consigliere. Bisogna che il presidente del Consiglio prenda atto della situazione e faccia passare il collega al Gruppo Misto“. Mugugni dopo i quali la seduta è stata chiusa per mancanza del numero legale. Fatto che denuncia, al di là della presa di posizione delle opposizione, alcuni mal di pancia all’interno del centrodestra.