Tiene banco ormai da tempo l’emergenza rifiuti a Palermo, in particolare la nuova diatriba tra il sindaco Leoluca Orlando e l’azienda Rap, sull’inefficienza dei servizi di raccolta. Massimo Giaconia, consigliere comunale del gruppo “Palermo 2022“, chiede chiarezza all’amministrazione: “Duole che, ancora una volta, invece di “prendere di petto” i veri problemi e risolverli in modo strutturale assumendosi le responsabilità, si opta a scaricare tutte le responsabilità sull’anello più debole ossia i lavoratori“.
“Addirittura adesso si rasenta il ridicolo, scaricando la responsabilità sull’inefficienza dei servizi e del malfunzionamento dell’azienda sui lavoratori con problemi di salute, i cosiddetti parzialmente idonei e con limitazioni, e dei dipendenti che fruiscono dei permessi legge 104, omettendo che parte dei lavoratori hanno delle limitazioni per causa di servizio, essendo quello dell’operatore ecologico lavoro usurante (riconosciuto tale con l’approvazione della legge di bilancio 2017) e che una parte di essi sono provenienti dalle cooperative sociali dove per legge c’era l’obbligo che il 30% dei soci-lavoratori dovevano essere soggetti svantaggiati“, spiega Giaconia.
“Dunque, invece di mettere mano ad una seria e profonda riorganizzazione e rilancio dell’azienda si cerca di individuare tra i più vulnerabili il capro espiatore. E’ utile ricordare, anche se gli addetti ai lavori ne sono pienamente consapevoli, che la Rap nasce nel 2013 dalle ceneri del fallimento del gruppo Amia e che di fatto l’unica cosa che è cambiata ad oggi è la denominazione e anche se negli anni si sono succeduti i vari CdA e amministratori, nessuno di loro ha fatto una vera riorganizzazione interna e una razionalizzazione della forza lavoro volta a valorizzare e utilizzare al meglio e interamente le risorse umane, compresi i dipendenti parzialmente idonei, azioni che sarebbero serviti anche a eliminare, qualora ce ne fossero, le incrostazioni ereditate dall’Amia“, aggiunge il consigliere comunale.
“La conferma che la diatriba è limitata ad un rimbalzo di responsabilità è che nessuno ha detto che questa Azienda ha una grave carenza di personale, da quando è nata ha perso più di 500 dipendenti (quasi tutti operativi); che questa azienda è rimasta con solo 5 dirigenti (gli stessi che c’erano in Amia); che questa azienda ha un contratto di servizio (prorogato al 31/12/2019) inadeguato; che questa azienda ha un palco mezzi ridotto a lumicino e che la manutenzione degli stessi è assai carente se non inefficiente“, spiega Giaconia.
“Quindi una serie di interventi imprescindibili per il rilancio dell’Azienda e l’efficientemente dei servizi, di cui sia l’Amministratore Unico e i dirigenti della Rap che l’Amministrazione Comunale hanno piena consapevolezza, al punto che la Giunta lo scorso 2 agosto ha approvato, anche su proposta della Rap, un provvedimento che contiene una serie di misure di programmazione finalizzati a superare anche i limiti anzidetti“.
“Adesso – conclude Massimo Giaconia – soprattutto per il bene della città, che in primis ne subisce le conseguenze, occorre mettere fine alla stagione dei rimpalli di responsabilità e lavorare in stretta sinergia per rendere la Rap un’azienda efficace sfruttando le potenzialità che la stessa detiene“.