Un ventottenne di Calascibetta, Antony Cupy, è stato assolto a Enna dopo che era finito sotto processo nell’ambito di un’inchiesta della procura su una serie di furti commessi nel 200 all’ospedale Umberto I del capoluogo, dal quale furono trafugati mascherine e presidi sanitari.
Nel corso degli accertamenti della squadra mobile furono individuate una rosa di persone tra le quali proprio Cupy a casa del quale vennero trovati alcuni di questi oggetti trafugati.
Una parte della refurtiva, infatti, sarebbe stata gettata in una scarpata nei pressi dello scivolo della Palermo-Catania.
Il processo, per furto aggravata si è concluso con una assoluzione per l’imputato, difeso dall’avvocato Lorenzo Caruso, “in quanto non punibile per particolare tenuità del fatto”. Insomma, Cupy avrebbe, sì, portato via delle cose, “qualche mascherina e delle penne” ma non tale da giustificare l’accusa di furto aggravato