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Il cambiamento culturale e sociale di una città come Palermo, non può prescindere dal rilancio di uno dei profili più importanti: l’Università, intesa come offerta formativa e servizi per gli studenti. Ne è convinto Giuseppe Di Miceli, Presidente dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario – Palermo.
Si parte da un dato: nel 2021 Ersu Palermo ha erogato il 100 per cento delle borse di studio agli universitari aventi diritto. Un risultato impensabile fino a qualche anno fa ma che va consolidato con una programmazione precisa. “Quello che i giovani si aspettano da noi – dice Di Miceli – è la prospettiva, vogliono sapere cosa ci sarà dopo. Il meccanismo della premialità del Fondo integrativo del Ministero prevede infatti che più borse di studio arrivano agli studenti, più sono i soldi erogati dallo Stato. lavoriamo per mantenere i risultati ottenuti in poco più di un anno di lavoro”.
I benefici economici ed i servizi offerti dall’Ersu attribuiti per concorso (borsa di studio e borsa di studio riservata; contributo economico per mobilità internazionale e “premio di laurea”; servizio abitativo), attribuiti extraconcorso (servizio ristorativo e servizi culturali) e straordinari (sussidio straordinario e posto letto straordinario), consentono alla collettività studentesca, un diritto allo studio più equo e basato sul merito.
Molto importanti, soprattutto per i fuorisede, i piani sulla residenzialità. Oltre ai 30 nuovi posti letto inaugurati lo scorso luglio in occasione della Prima Giornata del Diritto allo Studio Universitario in Sicilia, potrebbero esserci in futuro altre novità. “A questo proposito, abbiamo dei programmi sulla residenzialità di medio e lungo termine che dovrebbero dare dei risultati di grande interesse per la collettività studentesca”, precisa il presidente di Ersu Palermo.
Puntare sui giovani e sulla crescita culturale è un obiettivo ambizioso ma che richiede visione, soprattutto se si considera il fatto che oggi, l’Italia, è un passo indietro a molti paesi europei rispetto al numero di laureati a livello. Le misure adottate dall’Ersu Palermo e dall’Assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Roberto Lagalla che, ricorda Di Miceli, proviene dal mondo accademico, permetteranno ai giovani siciliani che si scrivono all’università, alle accademie, ai conservatori, di poter studiare con maggior tranquillità.
Il momento storico che stiamo vivendo, di certo non aiuta anzi, è evidente che la pandemia ha ulteriormente complicato le problematiche economiche e sociali del nostro Paese. E allora, cosa devono aspettarsi gli studenti siciliani dall’Ersu di Palermo?
“Più che parlare di nuovi servizi – prosegue Di Miceli – puntiamo ad ottimizzare quelli già esistenti. Andiamo verso una maggiore digitalizzazione, verso il risparmio energetico e, all’interno dell’Ersu verso livelli di break even per investire ancora di più nei segmenti della formazione, nel supporto agli studenti per un migliore ambiente di studio”. Giuseppe Di Miceli ha infine ricordato che il periodo universitario, rappresenta spesso una fase delicata per i ragazzi che per la prima volta affrontano una serie di problemi complessi legati a un nuovo approccio allo studio e alla socializzazione. “Contribuiamo a creare il cittadino del futuro e in più, dobbiamo pensare al rilancio della città universitaria sotto questo profilo. Per questo, ci aspettiamo grande collaborazione dalle istituzioni che governano il territorio”, ha concluso Di Miceli.