Un uomo, ancora non identificato, è rimasto ucciso a Catania nella deflagrazione di una bomba che stava per piazzare davanti a un distributore automatico di sigarette di una rivendita di tabacchi.
Un complice che era con lui è fuggito. L’esplosione della bomba ha danneggiato alcune auto posteggiate lì vicino. È avvenuto intorno alle 4 della notte scorsa nel popoloso rione di Librino. Sul posto i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche del reparto operativo del comando provinciale e della compagnia di Fontanarossa.
La vittima, apparentemente un giovane ventenne, è sprovvista di documenti. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri che indagano, l’uomo con un complice, entrambi col volto travisato, si sarebbe avvicinato al distributore automatico di una rivendita di tabacchi di viale Castagnola per forzarlo e rubare le sigarette e i soldi che conteneva.
Per fare questo i due hanno utilizzato un ordigno rudimentale che sarebbe deflagrato mentre erano ancora in ‘azione’. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco e personale medico del 118. Sull’accaduto ha aperto un’inchiesta la Procura distrettuale di Catania.
TELECAMERE HANNO RIPRESO LA SCENA
Ci sono le immagini del sistema di video sorveglianza del tabacchi al vaglio degli investigatori che indagano sulla morte per deflagrazione di un giovane che stava tentando il ‘colpo’ con un ordigno. I carabinieri della Compagnia Fontanarossa ritengono che la vittima e il complice non ancora identificato fossero due ladri. Hanno agito intorno alle 4 in viale Castagnola 5, nel quartiere periferico di Librino.
Il primo è morto colpito dalla violentissima esplosione, l’altro è scappato via a bordo di un motorino con cui i due avevano raggiunto viale Castagnola. Il giovane tra i 25 e 30 anni morto nella deflagrazione era senza documenti e non aveva il cellulare.
I carabinieri hanno deciso di procedere per l’identificazione all’analisi delle sue impronte. Da una prima ricostruzione, sembra che il giovane investito dallo scoppio abbia fatto un passo indietro: nelle immagini registrate si vede che i due si allontanano dal distributore notturno delle sigarette, scendono le scale, uno dei due va sinistra e si ripara dietro una cabina di trasformazione dell’Enel, l’altro pochi istanti dopo ci ripensa e torna indietro.
Ma nel frattempo l’ordigno rudimentale che hanno piazzato esplode e investe uccidendo uno dei due. La rivendita di Tabacchi di viale Castagnola, gestita dai genitori del consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Graziano Bonaccorsi, ha subito in 25 anni di attività più di dieci assalti. Uno addirittura con lancia termica, flex e saldatrice. Un altro con un gancio di traino per portare via la macchinetta esterna.
La procura di Catania ha aperto un’inchiesta.
LA NOTA DEL SINDACO SALVO POGLIESE
“Malgrado il valoroso e costante impegno della magistratura e delle forze dell’ordine, il gravissimo episodio di Librino ripropone in tutta la sua drammaticità le questioni della sicurezza e delle garanzie sociali, che rimangono purtroppo di straordinaria attualità a Catania. La giovane vita spezzata nella strada senza sbocco della violenza e della sopraffazione deve fare riflettere tutti, perché a Librino, come in ogni parte della Città, deve potersi affermare la cultura del rispetto delle persone, delle regole del vivere civile e della legalità. E anche per questo esprimiamo piena solidarietà al titolare della rivendita di tabacchi, il consigliere comunale Graziano Bonaccorsi (M5S), che deve potere continuare a testa alta nella sua attività imprenditoriale, sentendo vicine le istituzioni”.