La data delle elezioni Europee c’è: il 9 giugno 2024. Nel frattempo il dibattito si sta infuocando sui possibili accorpamenti con altre competizioni elettorali e sulla soglia di sbarramento che attualmente è al 4% ma che alcune forze politiche vorrebbero ridurre al 3% (come previsto in altri Paesi europei).
In questo quadro s’inserisce la proposta del deputato nazionale di Sud Chiama Nord Francesco Gallo che ha predisposto una modifica alla legge elettorale per il parlamento europeo.
“Contrariamente a quanto si sta discutendo in questi giorni – precisa Gallo – ovvero dell’abbassamento dello sbarramento elettorale per accedere alla ripartizione dei seggi, la nostra proposta mantiene lo sbarramento nazionale del 4% ma prevede la possibilità di bypassarlo per le liste che ottengano almeno il 10 per centro in una delle cinque circoscrizioni.”
Il parlamentare messinese ricorda come l’attuale legge elettorale (n°18 del 1979), preveda tutele per le minoranze linguistiche, che consentono, ad esempio, alla SVP di eleggere un proprio rappresentante. Seguendo questo ragionamento la proposta di Sud chiama Nord è che una forza politica che superi il 10% in una circoscrizione abbia comunque diritto di accedere alla ripartizione dei seggi.
“D’altronde l’Europa è anche il luogo delle regioni e delle autonomie ed è assurdo che si precluda la rappresentanza a forze molto radicate in alcune aree del paese- commenta Gallo– La circoscrizione Sicilia/Sardegna è l’unica composta esclusivamente da due regioni a statuto speciale. L’affermarsi di forze radicate in determinati territori, pur non raggiungendo la soglia nazionale del 4 per cento, dovrebbe indurre il legislatore ad una tutela democratica, anche con il fine di dare alla rappresentanza italiana al parlamento europeo non solo un pluralismo politico ma anche un pluralismo territoriale.”