Dai no vax ai filoputiniani, dagli animalisti ai cattolici integralisti, passando per ex grillini, ex leghisti, pensionati, movimento dei trattori, capitano Ultimo e Piera Aiello (QUI). Strada facendo ha perso il primo alleato, l’ex ministro Roberto Castelli ed il Partito Popolare del Nord (QUI). Nella macedonia di Cateno De Luca per le Europee c’è spazio per 17 simboli, ultimo dei quali a salire a bordo è stato Mario Adinolfi, paladino dei cattolici integralisti con il suo Popolo della famiglia. In conferenza stampa oltre ad Adinolfi in presenza, sono stati presentati gli altri 3 simboli in video collegamento e cioè “Progresso sostenibile” dell’ex eurodeputata grillina Giulia Moi, “Sovranità” di Marco Mori (che ha lasciato il gruppo Alemanno) e il Fronte Verde di Vincenzo Galizia.
Domani appuntamento al teatro Quirino per l’avvio della campagna elettorale e Cateno preannuncia “colpi di scena. Meno Europa, più Sovranità, più autonomia, più Italia. Siamo gli unici a poterlo dire, visto che gli altri partiti che saranno presenti alle europee hanno mostrato di essere schiavi di questa Europa.”
E’ riuscito a mettere insieme gli animalisti e Adinolfi (che dice che gli animali non hanno un’ anima), i no vax usciti da Italexit e i pro vaccino compreso lui che in era covid da sindaco di Messina era chiamato “sceriffo” si è vaccinato con tanto di foto su Facebook e girava la città con gli altoparlanti “dove c…vai stai a casa”. Non guarda più di tanto i sondaggi suoi ma in casa delle alleanze degli altri attaccando in ordine sparso Renzi, Calenda e Salvini. Prepara la cena a Taormina per raccogliere i fondi all’americana (mille euro a persona), fa appello a sponsor e sostenitori e sta organizzando lo sbarco dei mille da Fiumedinisi (QUI) per diventare un milione e arrivare a Bruxelles. Nel frattempo scherza con Adinolfi ricordando il film I gemelli con De Vito e Schwarzenegger “uno è alto e colto ma ingenuo, l’altro è basso e scaltro. Indovinate chi è l’uno e chi è l’altro?”