La Sicilia si conferma tra le regioni con i più bassi tassi di occupazione dell’Unione Europea. Secondo i dati pubblicati da Eurostat per il 2023, l’isola registra un tasso di occupazione del 48,7% per la popolazione tra i 20 e i 64 anni, una cifra nettamente inferiore rispetto alla media europea del 75,3%, che ha registrato un incremento rispetto al 2022.
La situazione della Sicilia si inserisce nel quadro critico del Mezzogiorno italiano, che continua a detenere il primato negativo in Europa.
Insieme alla Sicilia, anche la Calabria e la Campania presentano tassi di occupazione al di sotto del 50%, rispettivamente al 48,4%. Questi numeri posizionano il Sud Italia come maglia nera a livello europeo, anche a causa delle disparità occupazionali all’interno del Paese. Eurostat segnala infatti per l’Italia il più elevato divario tra regioni, con un coefficiente di variazione del 16,3%.
A titolo di confronto, in regioni italiane come la Valle d’Aosta (77,3%) ed Emilia-Romagna (75,9%) il tasso di occupazione è allineato alla media UE, evidenziando un profondo divario con le regioni meridionali.