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Ex Province, ecco tutte le misure del ‘nuovo’ accordo Stato-Regione

sabato 11 Maggio 2019
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palazzo comitini

Destinare 140 milioni dalle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020, “già assegnate alla stessa Regione”, per ripianare i bilanci delle ex Province siciliane (Liberi consorzi comunali e Città metropolitane) destinandoli “al concorso alla finanza pubblica regionale”. E’ questo uno dei principali punti contenuti in una bozza di addendum all’accordo tra la Sicilia e il Governo del 19 dicembre scorso, che recepisce l’esito del negoziato tra Stato e Regione conclusosi negli scorsi giorni.

Ma anche destinare un contributo di 10 milioni di euro (dal Fondo per interventi strutturali di politica economica) alla Regione Siciliana per il 2019, “da portare in riduzione del concorso alla finanza pubblica” della Finanziaria nazionale. E ancora, garantire l’impegno da parte della Regione a “incrementare di ulteriori 100 milioni di euro, per l’anno 2019, l’importo di 70 milioni di euro annui da destinare ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane del proprio territorio”, importo previsto dall’accordo con il Governo del luglio 2017.

La bozza di addendum, ricorda che dal 2020 “viene trasferita alla Regione Siciliana la competenza in materia di finanza locale”, e che c’è l’impegno a “valutare l’eventuale rifinanziamento, nell’ambito della futura programmazione, della dotazione del Fondo sviluppo e coesione da destinare alla Regione Siciliana”.

L’addendum all’accordo di dicembre fa riferimento anche alla volontà di introdurre una modifica normativa per consentire deroghe alla disciplina della contabilità pubblica per le ex Province dell’isola, così che possano predisporre i documenti contabili di chiusura degli esercizi pregressi e di programmazione per l’anno in corso.

La proposta di modifica prevede che i Liberi consorzi e le Città metropolitane della Regione siciliana, “in deroga alle vigenti disposizioni generali in materia di contabilità pubblica”, hanno l’autorizzazione ad approvare il rendiconto della gestione degli esercizi 2018 e precedenti, anche se il relativo bilancio di previsione non è stato deliberato; predisporre un bilancio di previsione solo annuale per l’esercizio 2019 (anziché triennale); utilizzare nel 2019, anche in sede di approvazione del bilancio di previsione, l’avanzo di amministrazione libero, destinato e vincolato per garantire il pareggio finanziario e gli equilibri; utilizzare le risorse pubbliche trasferite per la realizzazione di interventi infrastrutturali, tramite opportune variazioni di bilancio, in entrata e in uscita, per lo stesso importo, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2019.

La bozza di addendum all’accordo Governo-Regione specifica anche che rimane “l’impegno del Governo a garantire parità di trattamento rispetto alle Province e Città metropolitane del restante territorio nazionale e nelle more dell’adozione degli adempimenti ivi indicati nei tempi concordati che debbono ritenersi confermati da questo accordo”. A proposito di tempi, con l’accordo sottoscritto il 19 dicembre 2018, il Governo si è impegnato a trovare adeguate soluzioni per il sostegno ai Liberi consorzi e Città metropolitane della Regione Siciliana entro il 30 settembre 2019.

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