Vincenzo Lattuca, 43 anni, di Favara, morto durante la notte per circostanze misteriose, indagato dalla Procura di Agrigento per omicidio aggravato e, in concorso con ignoti, per occultamento di cadavere della sorella Gessica, appena venerdì scorso si era detto “fiducioso del lavoro della magistratura”. Ieri sera Vincenzo Lattuca mentre si trovava nell’abitazione del padre, dove viveva, è stato colto da malore ed è morto prima di arrivare al pronto soccorso di Agrigento. L’ipotesi è che il decesso sia avvenuto per overdose.
E’ la Squadra mobile della questura di Agrigento che si sta già occupando dell’inchiesta, per spaccio di droga e morte come conseguenza di altro reato, sulla morte di Vincenzo Lattuca. I poliziotti durante tutta la notte, così come sta ancora accadendo adesso, hanno ispezionato la casa del padre dove Vincenzo Lattuca viveva e hanno ascoltato i familiari. Il procuratore Vella ha disposto l’autopsia sulla salma.
Di Gessica Lattuca, 27enne madre di 4 figli, si sono perse le tracce dal 12 agosto 2018. Lo scorso 14 giugno era diventata di dominio pubblico la notizia che Lattuca fosse indagato per l’omicidio della sorella, atto commesso al culmine di un litigio provocato, ipotizzava la Procura, dallo stato di ubriachezza della donna. Il fratello, secondo la nuova ipotesi su cui lavoravano il procuratore Salvatore Vella e il pm Paola Vetro, sarebbe stato commesso insieme ad alcuni complici, così come la successiva distruzione del cadavere che non è stato mai trovato.
“Io e la mia famiglia ci siamo rimasti male – aveva detto, quando la notizia che era stato iscritto nel registro degli indagati era diventata di dominio pubblico, Vincenzo Lattuca – ma è un bene che la Procura vada avanti così le ricerche continuano e sono quasi cinque anni che mia sorella manca. Manca a noi e manca i suoi figli. Speriamo in Dio e nella Procura che qualcuno parli e ce la faccia trovare. Spero con tutto il cuore che Procura e Squadra Mobile arrivino a una svolta”. Vincenzo aveva sempre fornito agli inquirenti la versione secondo la quale aveva visto per l’ultima volta la sorella nella casa del padre, la sera del 12 agosto di cinque anni fa. Nell’estate del 2018, innumerevoli furono gli appelli lanciati proprio da Vincenzo alla comunità di Favara: chiedeva di fornire, anche in forma anonima, elementi utili al ritrovamento di Gessica.