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Con oltre 4 anni di stop e con un lungo inspiegabile silenzio delle istituzioni, torna a riaccendersi la luce in fondo al tunnel: inaugurato oggi il cantiere per la realizzazione della Finestra di Sant’Ambrogio, nell’ambito del raddoppio ferroviario “Cefalù Ogliastrillo – Castelbuono“, sulla linea Palermo–Messina.
L’opera, affidata al colosso italiano Toto Costruzioni per un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro, è il proseguimento del raddoppio già in esercizio fra “Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo“ e, spiega RFI, «consentirà di migliorare le performance della linea Palermo–Messina con un incremento della capacità di traffico e, quindi, della regolarità e puntualità del servizio di trasporto. Sarà più semplice collegare, così, le località a vocazione turistica della costa nord della Sicilia con la città di Palermo e l’aeroporto di Punta Raisi. Tra i lavori in programma anche la soppressione di 7 passaggi a livello, a beneficio di un traffico automobilistico più scorrevole senza le interferenze costituite dagli incroci strada/ferrovia. Il completamento dei lavori è previsto nel 2023».
Hanno partecipato oggi al sopralluogo il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, l’Assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, l’AD di Toto Costruzioni Alfonso Toto, l’AD e DG di RFI Maurizio Gentile, il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante e il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina.
La Finestra, lunga circa 750 metri, servirà sia per aprire due fronti di scavo della galleria Sant’Ambrogio, lunga 4,15 km, sia per garantire in fase di esercizio un’uscita di sicurezza dalla galleria ferroviaria. Tale galleria è parte integrante degli interventi per il nuovo tracciato, circa 13 km, che è interamente in variante rispetto alla linea storica e prevede la realizzazione di altre due gallerie: Cefalù (6,87 km) e Malpertugio (180 m).
L’appalto da mezzo miliardo di euro fu aggiudicato addirittura nel 2012; i cantieri preliminari (indagini geognostiche e archeologiche, più la bonifica da ordigni bellici) erano partiti il 7 aprile 2015, mentre a giugno 2015 sarebbero dovuti iniziare gli scavi veri e propri. Poi il lungo stop per la maxi variante. Dovrebbero essere impiegate due “talpe” meccaniche TBM.
L’assessore Falcone: «Dal 2015 si era bloccato tutto. Oggi ripartono i lavori della linea ferroviaria Cefalù-Castelbuono. Il governo Musumeci riattiva una commessa da 450 milioni di euro. L’imponente raddoppio libererà la costa dai binari della vecchia linea e creerà un moderno collegamento con l’aeroporto di Palermo. La Sicilia, con il rilancio delle infrastrutture, torna a rialzare la testa.
Dopo anni di stallo, il riavvio dei lavori è realtà – ha aggiunto – . Questo cantiere oggi salvato è un chiaro esempio di come la Sicilia abbia invertito la tendenza sulle infrastrutture nel segno di un percorso di stimolo, collaborazione e rilancio delle grandi opere che il Governo Musumeci ha avviato per rispondere alle legittime aspirazioni dei siciliani. Abbiamo chiesto a Rfi un cambio di passo e i progressi ci sono, ma manterremo la linea di mostrarci garbati con tutti, senza fare sconti a nessuno perché la Sicilia merita infrastrutture che la proiettino nella modernità».
Magda Culotta, ex sindaco di Pollina, aggiunge: «Che sia davvero una ripartenza. Dopo 4 anni dalla consegna dei lavori della tratta di raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono, stamattina si è sancita la ripartenza del cantiere, alla presenza dell’amministratore delegato di RFI, dell’assessore regionale alle infrastrutture e dell’impresa Toto che hanno assicurato il loro impegno ad un avvio celere di un’infrastruttura da troppo tempo attesa dal territorio. L’auspicio è quello che non ci siano più battute d’arresto a beneficio del comprensorio madonita e di tutta la Sicilia».
Alfonso Toto, presidente della Toto Costruzioni Generali, ha spiegato così i lunghi ritardi: “Sei anni in cui è mancato il lavoro fisico di operai e macchinari, ma non è mancato quello intellettuale, che ha visto impegnati i nostri tecnici al fianco di quelli del Gruppo Ferrovie. Determinati ad individuare le migliori soluzioni tecniche per realizzare in totale sicurezza un progetto molto importante per il territorio e per il Paese, il raddoppio della tratta ferroviaria Ogliastrillo-Castelbuono. Non è certamente mancato l’impegno da parte degli stakeholder del progetto, che hanno lavorato affinché le soluzioni tecniche per la sua realizzazione fossero le più idonee alla buona riuscita di un intervento complesso in un contesto territoriale altrettanto complesso”.
“Coi nostri soci, nei prossimi quattro anni e mezzo circa, saremo impegnati qui a Cefalù per realizzare un’opera del valore di oltre 370 milioni di euro, complessa e sfidante sotto il profilo organizzativo e tecnologico. Soprattutto alla luce dell’esigenza, per noi un obbligo, di contenimento dei tempi esecutivi. Tempistiche che saranno ridotte al minimo al fine di recuperare, almeno in parte, il tempo trascorso a completare i dovuti approfondimenti progettuali sulle gallerie e a consegnare al nostro cliente un progetto realizzato a regola d’arte, con la massima attenzione per le regole, prima fra tutte il rispetto della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.”
La ripartenza del cantiere di Cefalù, per il presidente della Toto ha un significato che va oltre anche i confini della Sicilia: “Credo che oggi si stia dando un messaggio chiaro: lavorando nell’interesse dei progetti, di cui il nostro Paese ha tanto bisogno, le grandi opere possono essere realizzate anche nella nostra Italia”.
IL VIDEO DELL’ASSESSORE FALCONE:
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