Prendono corpo su ben 75 chilometri di binari gli interventi di miglioramento infrastrutturale da quasi 58 milioni di euro che Rfi, grazie ai fondi della Regione Siciliana, realizzerà nel Trapanese entro il 2020. Le opere di aggiornamento dei requisiti prestazionali e upgrading tecnologico degli armamenti si concentrano sulle tratte ferroviarie Alcamo-Gallitello (interrotta dal 2013) e Trapani-Campobello di Mazara.
«In provincia di Trapani – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone – abbiamo trovato un sistema ferroviario all’anno zero. Emblematica in senso negativo la vicenda della via Milo, chiusa per frana da anni con la paradossale conseguenza di dover passare da Castelvetrano per raggiungere Trapani da Palermo. Ma il Governo Musumeci, alla retorica del disfattismo e degli slogan, antepone i fatti. Con Rfi abbiamo concordato una tabella di marcia su cui vigileremo giorno dopo giorno: a marzo 2020 la Regione – aggiunge Falcone – dovrà già avere un tangibile riscontro sugli interventi di ammodernamento che serviranno, così, ad avere in esercizio treni più comodi e più sicuri».
Come reso noto da Rfi, fra gli interventi di miglioramento previsti vi sono: il rinnovo del binario attraverso la rimozione delle traverse in legno e la totale sostituzione della massicciata.
In cantiere anche l’upgrading tecnologico – principalmente sulla tratta Castelvetrano-Salemi – dei sistemi trasmissivi e la sostituzione dei cavi in rame al servizio degli impianti di sicurezza, segnalamento e telecomunicazione. L’adeguamento infrastrutturale della ferrovia trapanese consentirà di migliorare le prestazioni dei treni, in sicurezza, affidabilità e comfort, eliminando anche alcuni rallentamenti attualmente presenti.