Qualcuno ha detto che i gatti sono angeli con baffi: pur non volendo attribuire nessun aspetto mistico a questo animale, di sicuro un alone di insondabile mistero lo distingue da tutti gli altri mammiferi.
Sarà per questo che, secondo statistiche e stime nazionali, sono circa otto milioni i gatti che vivono tra le mure domestiche (sette milioni circa i cani), condividendo con gli esseri umani peculiare energia.
La loro presenza è diventata così “familiare” che è stata istituita una giornata nazionale del gatto, il 17 febbraio appunto, per onorarli e festeggiarli nel modo che a loro piace di più: con coccole e carezze.
Da sempre indicati come gli animali più indipendenti, non a caso in Italia si è scelto il mese di febbraio per la loro festa, mese legato al segno zodiacale dell’Aquario che rappresenta gli “spiriti liberi“, dal 2002 hanno un giorno dedicato a loro così come ha stabilito l’International Fund for Animal Welfare (Ifaw).
Animali fortemente simbolici, protagonisti nei secoli di storie e leggende, a cui si attribuisce tra l’altro la capacità di essere un ponte tra l’umano e la dimensione spirituale, perché ritenuti connessi con l’energia oscura dell’Universo, legata a riti della dea Madre, erano venerati dagli Antichi Egizi, soprattutto nella rappresentazione della dea Bastet dalle sembianze feline, associata alla fecondità e alla maturità.
C’è chi come, Albert Schweitzer, li ha definiti “rifugio dalle miserie della vita“, di sicuro, secondo ricerche mediche, la loro presenza accanto all’uomo ne migliora la qualità di vita e la longevità.
E allora, per quanto, i nostri amici a quattro zampe, siano ogni giorno al centro delle nostre attenzioni, oggi ancor di più meritano coccole e gentilezza.