Sbaglia chi lo sopravvaluta, sbaglia ancora di più chi minimizza e non mette nella giusta luce il problema.
Il grillo parlante “is back”, l’assessore dimissionario di inizio legislatura, il Masaniello che non fa sconti, la spina della maggioranza che non c’è. In una parola sola Figuccia.
I fatti. Dopo l’insediamento all’Ars della commissione Statuto, martedì scorso, non si era potuto procedere all’elezione del presidente designato dalla maggioranza Elvira Amata, #diventerabellissima, dopo che si era compreso, in maniera palpabile, che i numeri non ci sarebbero stati. Ieri invece Amata è riuscita a diventare presidente della commissione, al termine dell’elezione. Oltre a Figuccia anche Marianna Caronia ambiva alla postazione in questione.
Vincenzo Figuccia, adesso leader del movimento sicilianista Cambiamo la Sicilia, non le manda a dire dopo l’elezione del presidente della commissione Statuto, non proprio un avamposto operativo all’Ars: “Prendo le distanze dalla votazione di oggi in commissione Statuto. Per questo, mi sono assentato. Non mi riconosco nelle scelte fatte che vedono indicato un ufficio di presidenza all’interno del quale non vi è traccia di posizioni autonomiste a tutela dello Statuto”.
Figuccia, prosegue: “Ho ragioni di temere che la valutazione sia stata fatta in una logica spartitoria che nulla ha a che fare con le riforme a favore dei siciliani. Scelte inadeguate. Lo Statuto – prosegue – merita maggiore rispetto e le riforme vanno affrontate con competenza e consapevolezza. Avviare una commissione così importante senza aver pianificato le scelte da compiere nei prossimi mesi, lo considero un attentato alle specificità statutarie”.
Problemi vecchi dunque nel centrodestra e fibrillazioni rinnovate che nascondono probabilmente un malessere più diffuso e meno circoscritto di quello che ottimisticamente qualcuno vorrebbe far apparire più modesto e limitato.
Oltre a Elvira Amata, la composizione prevede vicepresidente vicario Elena Pagana, (M5S) e Baldo Gucciardi, vicepresidente. Segretario il forzista Giuseppe Milazzo.
Il Pd ha infine dichiarato: “Non abbiamo mai partecipato e non parteciperemo ai lavori della Commissione Statuto“. A dirlo i parlamentari dem Baldo Gucciardi e Antonello Cracolici a proposito della votazione per l’ufficio di presidenza della Commissione Statuto che aveva assegnato a Gucciardi la carica di vice presidente.