Sala d’Ercole ha approvata la legge di stabilità regionale per il 2024 con 39 voti favorevoli e 23 voti contrari. La seduta è stata sospesa per consentire al governo di riunirsi in giunta per approvare la modifica del Bilancio.
Durante la notte i buoni propositi sull’uso del voto segreto erano naufragati quando il rush finale della Finanziaria era partito inesorabile, come hanno fatto notare alcuni esponenti della Dc riferendosi all’annunciato e auspicato clima di collaborazione tra maggioranza e opposizioni, andato poi in frantumi.
E’ cominciata all’1.35 la seduta dell’Ars, un’attesa lunga 15 ore trascorse tra colloqui, riunioni e trattative a Palazzo dei Normanni sul maxi emendamento alla finanziaria. Ma in aula è partito subito lo scontro. Le opposizioni hanno insistito per la riscrittura dell’articolo contestando alcune norme, ma governo e maggioranza hanno tenuto, forti dei numeri, superando anche il voto segreto chiesto comma per comma dalla minoranza, in particolare da Antonello Cracolici del Pd.
La maggioranza è invece andata sotto su alcuni emendamenti considerati dalle opposizioni “ad hoc”.
Il governo ha impattato contro il voto segreto solo in quattro votazioni, cadendo su emendamenti dell’opposizione. E’ stata soppressa la norma per le risorse al comune di Cerda (un milione di euro), è stato aumentato a tre milioni di euro lo stanziamento per i Comuni in sofferenza per i flussi migratori con l’inserimento anche di Trapani, Ragusa, Porto Palo di Capo Passero e Lampedusa (in aggiunta a a Pantelleria, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana e Porto Empedocle); passa l’obbligo per gli enti locali di restituire i fondi se non rispettano le forme di democrazia partecipata, disco rosso ai fondi per Monreale (Palermo) e Caltagirone (Catania).
Dopo circa tre ore e mezzo, l’Ars ha approvato l’articolo ma la seduta è stata poi sospesa.
Devono essere votate ancora le tabelle e il maxi emendamento.
La seduta è ripresa dopo le sette del mattino. Tra gli intervenuti nel dibattito prima del voto finale anche Cateno De Luca: “Per la prima volta- ha detto il sindaco di Taormina- ho partecipato a una legge di stabilità senza l’attore principale (il presidente Schifani ndr). Abbiamo avuto l’onore di vedere il suo ologramma solo per qualche secondo. Il governo deve ringraziare le opposizioni. Abbiamo mantenuto l’impegno di evitare l’esercizio provvisorio”.
De Luca, rivolgendosi alla maggioranza ha infine concluso: “Avete messo in sintonia i gruppi delle opposizioni, questa è la premessa per avviare un percorso di definitivo di liberazione della Sicilia dal vostro operato. Siete come lo yogurt, siete a scadenza”.
Sulla legge stralcio che contiene decine di norme ordinamentali inserite nel maxi emendamento alla finanziaria, approvata stamani all’Ars, alcuni esponenti del governo, ma anche parlamentari di entrambi gli schieramenti, non escludono impugnative da parte del Consiglio dei ministri. Si tratta di norme che modificano o integrano altre leggi e che sono state proposte per lo più da parlamentari e per le quali non è stato seguito l’iter regolamentare, ovvero il passaggio nelle commissioni per i pareri di merito. Proprio per il rischio impugnativa è stato deciso di stralciarle dalla legge di stabilità, il cui testo finale varato dal Parlamento contiene trenta articoli. Oltre agli ordinamentali, anche alcune norme di spesa sempre della legge stralcio sono ritenute a rischio.