Incalzano senza sosta i lavori d’aula a Sala d’Ercole. L’assemblea ha portato a casa un importante risultato sull’art.46 in tema di ‘stabilizzazione e fuoriuscita personale A.S.U.’
L’approvazione della norma, che autorizza una spesa di 330 milioni di euro, è frutto di un consenso politico unanime che ha determinato il riconoscimento tanto atteso dello status di lavoratore, e quindi la possibilità di stipulare un contratto a tempo indeterminato, anche con formula part-time.
“La stabilizzazione dei lavoratori ASU è una buona notizia che porta serenità a migliaia di famiglie e permetterà agli enti locali di organizzare al meglio il proprio lavoro”, dichiara Marianna Caronia, deputata di Forza Italia e componente della Commissione Bilancio.
“Chiudiamo una pagina in grande armonia. Partiamo da 14 ore di lavoro per questo personale e riteniamo che molti potranno accedere al prepensionamento. Questo ci consentirà di avere capienza finanziaria per tutti gli Asu”, conclude Antonio Scavone, assessore regionale al Lavoro.
Al vaglio di Palazzo dei Normanni le norme che riguardano la rubrica Sanità. Le proposte delle forze politiche hanno percorso il dibattito parlamentare di questo pomeriggio.
Approvata la norma di cui all’art. 57 sulle “Borse di studio mediche”. L’atto normativo mette a disposizione 3 milioni di euro per l’incremento delle borse di specializzazione in medicina generale . Di fronte alla proposta del deputato dem Barbagallo di prevedere un aumento del 50% delle stesse, l‘assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, chiarisce che il meccanismo di finanziamento della Scuola di medicina generale attiene ad un fondo diverso. Quindi anche il contributo che viene dato nell’ambito del riparto delle borse di specializzazione viene determinato dalla Conferenza Stato-Regione. Immaginare di fissarne una quota percentuale fino al 50% che non tenga conto di quel riparto nazionale prestabilito rischia di bloccare una quota di risorse che invece sarebbe utilizzabile.
Oggi, il finanziamento di borse di specializzazione da parte della Regione Siciliana è avvenuto ad integrazione di tutte le specialità a valere su risorse del Fondo Sociale Europeo, in modo complementare alle risorse Poc (Programma operativo complementare). Queste risorse consentono di aumentare in una quota parte corrispondente quelle che già oggi hanno determinato le circa 70 borse, alla luce di una pianificazione chiara e puntuale del fabbisogno.
“Le borse di specializzazione vengono assegnate nell’ambito delle indicazioni fornite dall‘Osservatorio regionale che, con una direttiva dell’assessorato regionale per la salute, è stato chiamato a tenere conto del fabbisogno della rete ospedaliera e già dallo scorso anno, la redistribuzione delle borse aggiuntive ha tenuto conto sia del parametro delle esigenze delle specialità mancanti, sia dell’integrazione con l’offerta nazionale, e penso ad esempio all’anestesia in rianimazione, negli scorsi due anni sono quasi raddoppiate le borse nazionali, è stato consentito colmare delle specialità che non avevano ottenuto lo stesso beneficio da parte dello Stato”, dichiara l’assessore Razza.
Altra vicenda approdata in aula, fortemente sostenuta da FDI e FI, la lotta alla Sma. In Aula passa la norma di cui all’art.63 “Terapia genica Zolgensma” già inserita dall’Aifa nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del servizio sanitario nazionale. La norma consentirà di salvare anche alcuni bambini siciliani affetti da atrofia muscolare spinale, permettendo loro l’uso del farmaco possibile con una sola somministrazione (one shout), ma con un costo di 2 milioni.
“Uno di questi bambini vive a Milazzo per il quale c’è già una mobilitazione della società civile per una raccolta fondi. Abbiamo cercato di venire incontro a bambini con una patologia particolare e che sono costretti ad andare all’estero”, sottolinea Elvira Amato, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars.
“Non posso descrivere le emozioni che provo, ringrazio tutto il Parlamento per avere accolto il mio appello. Ringrazio tutti i gruppi parlamentari, il Governo, l’assessore Razza e, soprattutto, Gianfranco Miccichè che più di tutti, con me, ha voluto questa norma. Oggi la Sicilia è davanti a tutti. Ci ho creduto da subito e ho battuto scetticismo e cattiveria”. “, afferma il capogruppo di FI all’Ars, Tommaso Calderone.
Inoltre, ci sarà una maggiore accessibilità alla terapia antidolorifica prescrivibile per l’endometriosi che affligge molte donne. E’ arrivato il via libera ai test genici pre-parto, sono stati aumentati sia i fondi previsti per le partorienti delle isole minori (art.64) e, infine, è stato autorizzato l’incremento orario dei medici veterinari specialisti ambulatoriali.
Un altro obiettivo raggiunto dal governo Musumeci è l‘approvazione dell’articolo 34 che istituisce un fondo di solidarietà per i parchi archeologici regionali, le cui entrate, ad oggi limitate, non consentono di poter effettuare una compiuta programmazione delle attività. Il fondo prevede che il 10% delle risorse derivanti dallo sbigliettamento dei parchi,con maggiore autonomia finanziaria, venga destinato a finanziare adeguatamente l’azione amministrativa e gestionale di quei siti culturali dell’Isola che registrano una insufficiente dotazione economica, potendo così mettere in campo una serie di iniziative attrattive dei visitatori che poco conoscono il patrimonio archeologico siciliano.
“Quello di oggi è un risultato molto importante perché introduce una norma di buon senso che offre un importante aiuto economico ai Parchi archeologici più giovani che ancora non hanno raggiunto livelli di autonomia economica e li sostiene nella programmazione delle proprie attività. In questo modo si potrà potenziare l’offerta culturale di tantissimi siti archeologici di tutta la Sicilia”, dichiara l‘assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Alberto Samonà.
L’assemblea ha, invece, stralciato gli articoli 85 sul Museo Riso e 113 e 137.
Il presidente Miccichè, sospendendo i lavori d’aula nel pomeriggio, ha incontrato le categorie produttive che hanno organizzato un sit-in di protesta dinanzi la presidenza della Regione Siciliana, a fronte della crisi sanitaria e, di riflesso, economica che ha colpito le realtà commerciali territoriali. Si parla di ristori non esattamente quantificati in termini economici. Tuttavia, l’intendimento del governo Musumeci è quello di procedere ad una riprogrammazione di fondi extraregionali che si aggirano tra i 200/ 300 milioni di euro.
I lavori d’aula si sono interrotti fino a tarda sera. Rinviata la seduta a domani alle ore 12.