Portaborse, collaboratori (cosiddetti D6) e personale ‘stabilizzato’, dunque, dal primo luglio di quest’anno cambiano le regole per l’assunzione di esterni nei gruppi parlamentari. L’Ars ha approvato un emendamento alla manovra finanziaria che modifica la legge di riferimento varata tre anni fa. Il risparmio per il Parlamento è intorno a un milione e 900 mila euro. Cancellata la figura del collaboratore D6 com’era prevista dalla norma modificata.
“Non sarebbe stato moralmente accettabile – afferma il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè – ‘licenziare’ i cosiddetti stabilizzati“, collaboratori che svolgono l’attività di supporto parlamentare in alcuni casi da oltre vent’anni”.
“Con questo taglio – sottolinea Miccichè – l’Assemblea regionale risparmierà circa 1 milione 800 mila euro l’anno, per un totale di 9 milioni in questa legislatura“.
La norma approvata mette ordine nelle retribuzioni degli 80 stabilizzati: il massimo che potranno ottenere nel corso di un anno sarà di 58.571 euro e saranno previste anche fasce di importo minore. I deputati potranno avere massimo due collaboratori: uno potrebbe essere il tradizionale portaborse, l’altro un collaboratore qualificato che lo aiuterà nella sua attività legislativa. Infine, i deputati non sono obbligati a reclutare personale esterno, ma possono utilizzare le somme loro destinate per pagare gli stabilizzati.