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La crisi del comparto

Finanziaria, tra i grandi dimenticati c’è anche la pesca. Barbagallo: “Interventi previsti nel Feampa, la manovra colma alcune criticità”

sabato 4 Gennaio 2025
Salvatore Barbagallo

Siccità, trasporto scolastico, Asu, Ast, sanità e persino grandi eventi, manifestazioni e sagre. La Finanziaria sembra aver accontentato tutti… o non proprio. Se i Comuni denunciano l’assenza di maggiori interventi mirati, molti capitoli sembrano essere stati dimenticati, come il vasto ambito delle politiche sociali, l’apicoltura o la pesca. Non sono certamente tempi facili quelli che negli ultimi anni sta affrontando il settore ittico in Sicilia. Un comparto compresso da un lato dalla morsa della crisi occupazione e generazionale e dall’altro dalle misure stringenti di Bruxelles.

Dunque di che aiuti potranno usufruire i pescatori dalla Finanziaria per il 2025? In realtà lo spazio dedicato al settore è ridotto praticamente all’osso. L’assessore regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea Salvatore Barbagallo ha però precisato chegli interventi sulla pesca sono previsti all’interno di un programma comunitario il Feampa, che prevede tutta una serie di interventi a favore delle industrie di trasformazioni ittiche, dei pescatori e dei borghi marinari. Nella Finanziaria abbiamo appostato delle somme che non possiamo erogare con il programma Feampa“.

Per quanto riguarda la Finanziaria – ha dichiarato l’assessore – abbiamo appostato una somma, un fondo di solidarietà di circa 800mila euro per le calamità naturali che ogni anno si verificano. L’ultimo intervento che abbiamo fatto è relativo a Licata, dove alcuni danni c’erano stati pure a mare, a causa del molto fango. Abbiamo dato e stiamo erogando 320mila euro per indennizzare le barche e aiutare i pescatori che non sono potuti andare a lavorare. Un altro esempio è Lampedusa, dove stiamo erogando dei fondi a favore dei pescatori e degli armatori dell’Isola, colpita circa un anno fa da una calamità naturale“.

Gli operatori del settore potranno dunque fare affidamento sui fondi previsti e messi a disposizione dal progetto europeo Feampa 2021-2027, come già avvenuto nei mesi scorsi, come per l’attuazione dell’Azione 5 “Resilienza, sviluppo e transizione ambientale, economica e sociale del settore acquacoltura” con i 12 milioni di euro per promuovere la competitività delle attività di acquacoltura sostenibile. O ancora gli altri tre bandi: uno per la transizione energetica e mitigazione degli impatti ambientali degli impianti di commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca ed acquacoltura da 677mila euro, un altro per la competitività e sicurezza delle attività di commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura rivolto alle micro, piccole e medie imprese da 8 milioni di euro, e un ultimo rivolto alla selezione di proposte progettuali per la sensibilizzazione del pubblico sul consumo di prodotti ittici siciliani pescati, allevati o trasformati da 600mila euro.

Dall’altro canto, seppur pochi e concentrati, i lavoratori del comparto siciliani, così come i colleghi in tutta Italia, potranno beneficiare di due interventi portati avanti dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e contenuti all’interno della Legge di Stabilità: 30 milioni per le indennità fermo pesca, con i fondi sono destinati, infatti, a garantire un adeguato sostegno al reddito dei lavoratori del settore della pesca marittima per entrambe le misure relative al fermo pesca obbligatorio e non obbligatorio; il rifinanziamento del Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura, con l’aumento della dotazione di 2,25 milioni di euro.

Tornando sul piano regionale: qualcosa in più potrebbe essere previsto nel Collegato che andrà discusso a gennaio? E’ ancora presto per dirlo, ma con molta probabilità tutte le speranze saranno ancora una volta riposte e affidate al Feampa 2021-2027. “Non ne abbiamo parlato. Attraverso la Finanziaria – ha concluso Barbagallo – colmiamo delle criticità che magari non sono inserite nel programma. Questi interventi, così come per l’agricoltura, bisogna guardarli in maniera unitaria, non solo le somme che appostiamo nella Finanziaria, che serve a integrare i programmi europei, nel caso della pesca il Feampa, nel caso dell’agricoltura il Psr e il nuovo programma che è il Psp“.

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