I lavoratori dello stabilimento di Palermo di Fincantieri hanno ricevuto ieri la seconda tranche, corrispondente ad altre 13 settimane, dei pagamenti relativi al differenziale tra la cassa integrazione decisa unilateralmente dall’azienda dal marzo a ottobre del 2010, e l’intera retribuzione.
Le prime 13 settimane, da marzo a giugno 2010, erano state pagate due anni fa. Ora la conclusione dei pagamenti che completano le 26 settimane, con il saldo del periodo da giugno a ottobre 2010. Si conclude così una vicenda nata nel 2010, quando la Fiom di Palermo e le altre organizzazioni sindacali di categoria si rifiutarono di firmare la cassa integrazione, non condividendone il motivo, dal momento che i carichi di lavoro in quegli anni ancora non mancavano.
“Dovranno ora essere corretti i contributi previdenziali Inps per tutte le 26 settimane, dal momento che erano considerati come cassa integrazione – dicono Angela Biondi e Francesco Foti della Fiom di Palermo – Dopo dieci anni di battaglia legale, le ragioni che sostenemmo, e che ci portarono a non firmare la cig, sono prevalse. Per noi è stata una grande vittoria. In quegli anni era a rischio la sopravvivenza del Cantiere stesso e il sindacato si oppose a qualunque scelta che poteva ridimensionare lo stabilimento e penalizzare i lavoratori. A difesa dello stabilimento si fecero centinaia di ore di sciopero”.