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Flop Capodanno al Cep: per Giusto Catania è un successo, opposizioni all’attacco

giovedì 2 Gennaio 2020
Flop Capodanno al Cep
FOTO FB

Ancora polemiche sul Capodanno organizzato dal Comune di Palermo. Al giardino “Peppino Impastato” del quartiere Cep non ci sono stati i risultati attesi. Anzi è stato un clamoroso flop.

Ma non per l’assessore Giusto Catania, che difende l’operato del Comune parlando di “successo”. Ecco cosa scrive su Facebook: «La festa di Capodanno è andata benissimo; la scelta ambiziosa di organizzare due piazze è stata premiata dalla gente; l’opzione del Cep è stata vincente. Questo è il modo migliore per seppellire gli attacchi ingiusti e pretestuosi dei giorni scorsi. Nessuno probabilmente chiederà scusa ad Adham Darawsha che, smentendo i suoi detrattori, ha dimostrato ampiamente di essere adeguato e preparato per fare l’assessore alla cultura della città di Palermo. #ProvaSuperata».

Anche il sindaco Leoluca Orlando, in una nota, esulta: «È stato un capodanno all’insegna della festa, con due piazze piene di palermitani e turisti». 

Apriti cielo. Insorgono le opposizioni, che sempre tramite i social network pubblicano la foto dall’alto della piazza del quartiere Cep in cui è stato allestito il palco: al massimo si contano circa 200 persone. 

Ecco perché il leader di +Europa, Fabrizio Ferrandelli, si limita a smentire il Comune scrivendo: «La vita è sempre una questione “di punti di vista” 😂 o di svista, vero Giusto Catania?».

Più duro l’affondo della consigliera Giulia Argiroffi (ex grillina, ora indipendente, nel gruppo Io Oso), che tuona: «I successi dell’Amministrazione comunale di Palermo. Ci saranno tipo 100 persone… Ma la propaganda si basa essenzialmente sulla balla gonfiata, si sa!».

Sulla stessa linea si pongono gli esponenti della Lega, Igor Gelarda ed Alessandro Anello: “Non vogliamo entrare nel merito del fallimento nella manifestazione di fine anno al Cep. Nulla da eccepire agli organizzatori, né alle forze dell’ordine. Quello che ci preoccupa è che il sindaco Orlando, nonostante a capodanno abbia brindato sul palco al Cep, ieri abbia scritto in una nota stampa che le due piazze per la vigilia di Capodanno, Cep e stazione centrale, erano entrambe piene. Dalle fotografie e da quello che scrivono i giornali c’erano circa 300 persone in piazza al Ceo, a fronte di una capienza di 7 mila spettatori!

Forse il sindaco, accecato dai riflettori del palco e dal suo inguaribile ottimismo che gli consente di vedere sempre una Palermo in ottima salute, anche se ormai al tracollo totale, non ha visto che a partecipare c’era un numero di spettatori che a Palermo si può facilmente trovare ad un qualche matrimonio affollato. A fare da eco al sindaco, immancabile, l’assessore Catania. Che in un suo epico post su Facebook rassicura che la prova di capodanno è stata superata, e le piazze erano piene, e il Cep è stato un successo!

Sul perché la serata non sia riuscita ci potrebbero essere tante spiegazioni. Non ultimo il fatto che gli stessi abitanti di quel quartiere hanno accolto con freddezza una iniziativa organizzata da un’amministrazione comunale che li ha pressoché dimenticati. Basti pensare che solo per questa occasione sono state pulite , cosa rara, le strade del quartiere. Ma solo quelle interessate dal capodanno, quelle laterali no, dicono i residenti. E allo stesso molti palermitani vedono il Cep, come del resto le altre periferie di Palermo, come purtroppo qualcosa di troppo lontano, di troppo difficile da raggiungere. Questa è la frattura della città che ha operato una amministrazione come quella del sindaco Orlando. Tra centro e periferia dimenticata“.

Quello che dà la misura della gravità della situazione è che il sindaco continua a vivere in una città parallela. Riesce a negare l’evidenza, anche davanti una piazza vuota. Trincerandosi dietro frasi fatte e prive di significato reale (Palermo è il Cep, il Cep è Palermo, falso considerato l abbandono in cui versa il quartiere ) e dietro un ottimismo immotivato, e che non si riscontra nei cittadini palermitani. Quella della vigilia del Capodanno 2020 al Cep verrà ricordata come la carica dei 301, 300 spettatori più il primo cittadino, con il massimo rispetto per tutti coloro che sono andati ad ascoltare la buona musica di Lello Analfino“.

Insomma le opposizioni sottolineano come il Comune abbia fatto ancora cilecca. Tante le proteste e i commenti negativi dei palermitani ad un articolo trionfalistico di un quotidiano locale che addirittura titolava con “Gran pienone al Cep”, salvo poi rettificarlo in “Grande festa al Cep”. 

Giusto Catania risponde alle polemiche scrivendo sul suo account Facebook: «Ma perché vi accalorate tanto? Io penso che sia andata benissimo… sono legittime le altre opinioni. Non mi sembrano piazze deserte, onestamente».

Qualcuno commenta così: «Come non avere il senso del pudore e negare sempre l’evidenza dei fatti», chiosano sui social.

 

 

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