Su un totale di 157.724 contravvenzioni elevate per circolazione nella ZTL di Palermo, solo in 34.699 hanno regolarmente pagato. Appena il 20%. Questo il dato fornito oggi da Marcello Susinno, Consigliere Comunale di Sinistra Comune.
“Solo il 3% dei cittadini ha fatto ricorso per non aver rinnovato il Pass, e solo il 20% nel 2018 paga regolarmente le multe. Ora occorre intervenire per estendere la fascia oraria della Ztl. Anche se purtroppo ancora troppe auto riescono a sfuggire all’occhio elettronico delle appena 5 telecamere piazzate nei varchi. A Milano Roma e Bologna se ne contano oltre 40 a città.
Nell’area della ZTL si assiste – continua Susinno – da un lato ad una Via Maqueda aperta al traffico con vetrine chiuse e senza arredi, dove praticamente comincia la paura, mentre dall’altro lato abbiamo la più nota Via Maqueda pedonale con le saracinesche che si alzano per ospitare bar e bistrot. Da questa ultima parte però nell’ultimo periodo diversi residenti hanno alzato la voce proponendo nei weekend un’estensione della fascia oraria della ZTL fino alle a notte inoltrata nei per ridurre l’inquinamento acustico e fronteggiare i disagi della movida. Una proposta che è condivisa anche dalla Prima Circoscrizione e che il nuovo assessore alla Mobilità Giusto Catania dovrà valutare al più presto”.
Sullo stesso argomento interviene a gamba tesa anche Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo dell’Udc: “Dopo aver desertificato il Centro Storico, il Comune non sa neanche incassare le multe”.
“Che la Ztl sia stato un provvedimento fatto per fare cassa, ormai a Palermo lo sanno anche i sassi – prosegue – ; che abbia provocato la desertificazione di via Roma e delle strade limitrofe, è altrettanto pacifico. Quello, però, che non sapevamo è che delle centinaia di migliaia di multe elevate, il Comune non riesce ad incassarne neanche il 20%. Insomma, l’ennesimo fiasco completo di Orlando”.
“Lo ripetiamo, a scanso di equivoci: pagare multe, tasse e sanzioni è un dovere di ogni cittadino, però quando un provvedimento si trasforma palesemente in un disastro, con catastrofiche conseguenze sia per una buona fetta della città che per centinaia di migliaia di palermitani, allora una sorta di disobbedienza civile potrebbe essere giustificata. Intanto, continua la nostra battaglia per abolire la Ztl, affinché finalmente Palermo si liberi di un provvedimento che è servito soltanto a rimpinguare le sempre più asfittiche casse del Comune”.