Proficua visita istituzionale del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, a Palazzo d’Orléans. Una novità annunciata alla giunta Schifani riguarda il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane– il FOSMIT- istituito con un provvedimento dal governo Draghi l’anno scorso, con legge 31 dicembre 2021 n. 234, (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e Bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, art. 1, commi 593, 594, 595 e 596). Il Fondo è finalizzato alla promozione e realizzazione di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, nonché misure di sostegno in favore dei Comuni totalmente e parzialmente montani delle Regioni e delle Province autonome.
Un budget al quale la Regione Siciliana avrà sicuramente accesso per destinare le risorse agli enti locali che hanno la caratteristica di essere comuni-montagne. Una questione che dal punto di vista della governance sta seguendo l’assessore alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Andrea Messina.
“E’ stata una giornata molto positiva in cui registriamo un’ottima disponibilità del governo romano rispetto alle problematiche della Sicilia. La presenza del ministro testimonia una collaborazione che ci fa stare sereni rispetto alle attività amministrative e politiche che porteremo avanti nei prossimi anni”, ha detto l’assessore Messina.
Ma i temi affrontati sono stati diversi. In particolare quello dell’autonomia differenziata: Calderoli sta incontrando i governatori italiani per valutare tutte le richieste. Ma si tratta di un provvedimento politico che richiede del tempo per essere applicato. Si è parlato anche della spalmatura dei debiti in base all’accordo Stato-Regione, e la cosa più importante ha a che vedere con la reintroduzione delle province. Il ministro di Giorgia Meloni ha fatto sapere che tutte le forze politiche hanno presentato in parlamento dei disegni di legge, lavorando all’istituzione originaria degli enti in questione per l’elezione diretta dei presidenti e dei consiglieri provinciali.