Forse non è la delega che avrebbe scelto, o quella che ama di più. Forse rispetto ai meccanismi rodati dell’ultima legislatura, oggi si sente meno a suo agio. Forse Mimmo Turano, già assessore alle Attività produttive del governo Musumeci e già “ultimo” presidente della Provincia di Trapani è già lanciato verso una inattesa campagna elettorale per le prossime Europee per prendersi una stagione sabatica da Sala d’Ercole e guadagnare una nuova esperienza nel suo curriculum politico. Forse. O forse no.
Quel che è meno incerto e che invece affonda le sue radici ina una prospettiva ben definita è l’attività quotidiana dell’assessore di Alcamo.
A circa un mese dal ritorno sui banchi gli studenti sono tornati a fare i conti con libri, verifiche e interrogazioni. Prese le giuste misure e salutata definitivamente l’estate, ben presto sarà anche la volta dei Pcto, conosciuta ai più come ex alternanza scuola-lavoro.
Turano, sin dalle prime battute della nuova legislatura, non ha fatto mistero di non condividere il sistema “usa e getta” a base di profili professionali improbabili, o datati, che hanno caratterizzato in passato l’offerta formativa siciliana.
Per quanto riguarda i Pcto, oggi la denominazione è cambiata in “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” e una trasformazione sembra in atto non solo nel nome ma anche nella fruizione delle attività. Tra le varie difficoltà, l’arrivo del covid aveva reso più arduo il percorso dei ragazzi che avevano mosso i primi passi nel mondo del lavoro. Dopo lo scoppio della pandemia, per raggiungere il monte ore prefissato, in molti casi sono stati introdotti alcuni modelli alternativi. Nel 22% dei casi l’alternanza è stata totalmente svolta in smart working. La pandemia dunque ha fatto la sua parte all’inizio, ma l’ultimo biennio ha restituito un ruolo attivo anche in termini di programmazione e impatto degli interventi collegati con il Pcto. La normativa vigente prevede una durata minima triennale di 210 ore negli istituti professionali, di 150 ore negli istituti tecnici e di 90 ore nei licei.
Tra i maggiori sostenitori del ringiovanimento del rapporto tra scuola e mondo del lavoro è proprio lui, l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale Mimmo Turano. Per lo scorso anno scolastico, dal ministero per le Politiche del Lavoro, erano stati finanziati in Sicilia, che vanta una platea di circa 7mila ragazzi all’interno dell’obbligo scolastico, 322 progetti con le risorse del Pnrr, con una dotazione di 30mln di euro, per il potenziamento delle attività. La strada da percorrere sembra essere proprio questa, spingendo l’acceleratore per ottimizzare, al meglio delle possibilità, il sistema e proseguire la scia del trend positivo già intrapreso.
Le attività del Pnrr su cui maggiormente è rivolto lo sguardo è la Missione 5, che riguardano il sistema duale cioè la modalità di apprendimento basata sull’alternarsi di momenti formativi in aula e momenti di formazione pratica in contesti lavorativi favorendo così politiche di transizione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro. Tra le idee di sistema duale l’impresa simulata attuata mediante la costituzione di un’azienda virtuale animata dagli studenti, che svolge un’attività di mercato in rete (e-commerce) e fa riferimento ad un’azienda reale (azienda tutor o madrina) che costituisce il modello di riferimento da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale. Gli alunni non escono dalla classe, ma sviluppano i modelli a cui vanno riferiti i singoli corsi.