I carabinieri hanno arrestato 6 persone (4 ai domiciliari e due in carcere), su ordine del gip, accusate a vario titolo di danneggiamento seguito da incendio, atti persecutori, tentata estorsione, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine è stata avviata dai carabinieri di Taormina dopo l’incendio dell’autovettura del comandante della stazione carabinieri di Forza d’Agrò, la notte del 31 marzo 2021. Le indagini – dicono i carabinieri – hanno permesso di stabilire che l’azione delittuosa era stata condotta da tre pregiudicati che in passato erano stati arrestati dai militari della stazione di Forza D’Agrò, dopo un’indagine risalente al 2012 relativa, tra l’altro, ad alcuni episodi di danneggiamento con incendio di diverse auto.
Gli investigatori hanno scoperto che gli indagati a Forza D’Agrò, nel dicembre 2020, incendiarono l’autovettura di un architetto in servizio all’Ufficio tecnico del Comune, che tentarono un’estorsione ai danni del titolare di un ristorante nell’ottobre 2021, che spacciavano e avrebbero attuato minacce, molestie ed intimidazioni tra il 2020 e 2021, nei confronti dell’allora responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune e dei suoi familiari “per condizionarne l’esercizio delle sue funzioni dopo il mancato rilascio di una concessione edilizia a favore degli indagati”.