Il caos degli ultimi giorni all’Ars nel centrodestra, prima sulle nomine dei manager della sanità e poi per la bocciatura della riforma sulle Province, è alle spalle.
Il tempo, probabilmente, cucirà le ferite. A metà tra gli auspici e le speranze il centrodestra punta a ripartire. Forza Italia ha giocato un ruolo importante nella fase delle trattative più importanti. Adesso è il momento della sintesi.
Stefano Pellegrino, capogruppo degli azzurri a Sala d’Ercole, conversando con ilSicilia.it, chiarisce le dinamiche dei fatti. Ci sono stati diversi incontri bilaterali con il presidente della Regione Renato Schifani per venire a capo ” di quelle che potevano essere delle turbolenze che non sono state di natura politica, bensì esclusivamente di tipo territoriale: erano singole anime dei territori che magari avevano delle perplessità sulle Province, al di là del fatto partitico, creando comunque questa discrasia”.
Per quanto riguarda il ddl che prevedeva la reintroduzione degli enti intermedi i “franchi tiratori” non sono attribuibili soltanto alla maggioranza. Secondo Pellegrino “c’erano franchi tiratori anche all’interno delle opposizioni e alcuni della minoranza hanno votato a favore delle Province. I numeri sono assolutamente equivoci e ambigui, nel cercare di trovare una quadra. Erano le anime dei territori che avevano dei contrasti – ribadisce il deputato regionale -piuttosto che i partiti o la coalizione”.
Dal punto di vista politico non ci sono dubbi sulla solidità dei rapporti tra Forza Italia e gli alleati. “C’è un grande feeling tra Roma e il nostro governatore, e anche con il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Non ci sono contrasti, lavoriamo bene tutti insieme. E’ stato diversamente interpretato un fatto che è avvenuto, quando si parlava di una velina che era stata diffusa sui nomi di Margherita La Rocca Ruvolo e di Riccardo Gallo, quali eventuali franchi tiratori. Abbiamo avuto un chiarimento e non esistono fratture all’interno del gruppo di Fi”. Inoltre, sulle nomine dei manager “capisco che non tutti possiamo essere contenti, si gradisce la competenza di uno piuttosto che di un altro, però conta il fatto che siano stati scelti i migliori della lista”.
La commissione Affari istituzionali di Palazzo dei Normanni dovrà adesso validare le nomine approvate dal governo regionale. Infatti è prevista per martedì la seduta per la verifica dei curricula e mercoledì si voterà in I commissione.
A prescindere da questi avvenimenti e dalle scelte politiche, Forza Italia porta avanti le attività parlamentari e le riforme che la Sicilia attende da tempo: dal rilancio dell’urbanistica alla riforma degli enti locali. Quest’ultima, in particolare, è stata richiesta dai sindaci dell’Isola per dare un nuovo assetto istituzionale ai territori, con l’auspicio di sburocratizzare soprattutto le attività dei comuni. Considerato che “ci sono grandi e gravi ritardi – spiega Pellegrino – all’interno, ad esempio, delle sovrintendenze dove ci sono queste nuove piattaforme che avrebbero dovuto velocizzare i provvedimenti decisori e che invece spesso ritardano per mancanza di risorse umane e di personale inadeguato”.
Tuttavia, si rallenta su altri fronti per dare la priorità alla celebrazione del congresso nazionale di Roma del prossimo 24 Febbraio, dove Antonio Tajani sarà quasi certamente confermato coordinatore nazionale del partito di Silvio Berlusconi. In casa Fi si lavora per il buon esito di questa elezione, da cui dipendono altri equilibri territoriali, decisivi in vista non solo delle elezioni a Bruxelles, ma anche delle prossime amministrative previste in Sicilia. Al congresso romano, Pellegrino sarà uno dei delegati al voto.
“Siamo galvanizzati da questo congresso e abbiamo fatto richiesta per iscritto di procedere all’acclamazione di Tajani. Per la prima volta ci sarà un segretario nazionale, perché la presidenza è stata riservata esclusivamente alla figura del fondatore del partito di Forza Italia Silvio Berlusconi. Dal punto di vista politico l’attenzione, quindi, è proiettata su questo importante appuntamento”.
Insomma, il bilancio forzista è più che positivo, senza dimenticare che il partito pensa già alla costruzione di liste forti per la competizione alle Europee.