L’Assessore Edy Tamajo ha confermato la sua lealtà a Forza Italia e ha espresso gratitudine verso il Presidente Schifani per il supporto dimostrato in un momento delicato per il partito. “Resto assolutamente in Forza Italia” ha dichiarato Tamajo, “non mi sfiorano altri pensieri né mi hanno mai sfiorato. Questo è il nostro mondo che deve crescere ancora, dopo aver raggiunto risultati eccezionali elettori ed amministrativi. Noi vogliamo un partito giovane, moderno, riformista e unito”.
Tamajo ha smentito ogni accusa di aver fatto dichiarazioni polemiche dopo le elezioni europee, precisando che il suo impegno rimane costante per il bene della Sicilia: “Io non ho mai fatto dichiarazioni, meno che mai polemiche, dopo le Europee. Sono qui, sto lavorando per la Sicilia, come sempre. Forza Italia è di chi lavora minuto dopo minuto, non di chi si presenta in campagna elettorale e poi sparisce. Questo partito è una comunità piena di valori. C’è Caterina Chinnici con il suo impegno antimafia, ci sono tanti che si spaccano la schiena per raggiungere grandi traguardi. Le polemiche e le sciocchezze non ci appartengono“.
L’assessore ha concluso ringraziando ancora una volta il Presidente Schifani per aver messo il discorso umano al primo posto, dimostrando serietà e affetto: “Il Presidente ha dimostrato che il discorso umano viene prima di tutto, come la stima e l’affetto per le persone, insieme alle buone ragioni. Una dote rara in politica, indice di serietà”.
“Oggi giornata meravigliosa. Direzione Augusta (Siracusa) per un incontro con il mondo produttivo. In merito alle notizie delle ultime ore, abbiamo preparato il ricorso al provvedimento di sospensione, chiedendo la revoca immediata. Nel frattempo continuiamo a lavorare per la Sicilia, perché a differenza di altri non ho mai ‘campato’ (‘vissuto’, ndc) di rendita”.
E’ quanto scrive sul suo profilo Facebook l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo, sospeso per 20 giorni dal partito assieme al capogruppo di Forza Italia al Comune di Palermo Ottavio Zacco dal collegio dei probiviri, dopo il loro deferimento da parte del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. Tema della contestazione alcune frasi pronunciate da Zacco nel corso di una manifestazione elettorale di Forza Italia del 7 maggio 2024 in occasione delle elezioni europee.