La Fp Cgil Sicilia, esprime fortissima preoccupazione per quanto riportato dalle fonti giornalistiche in ordine alle dimissioni di tutti i Consiglieri di area Confcommercio della CCIAA di Palermo ed Enna. Da quando le Camere dei due territori si sono accorpate, gli sforzi per mantenere altissimo il livello qualitativo degli Enti è stato supportato da tutti i dipendenti sia di quelli di ruolo dei di quelli precari.
Come è notorio al Consiglio Camerale e alla Giunta, ma anche ai non addetti ai lavori, le difficili condizioni economiche in cui versa l’Ente non nascono dalle ridotte capacità finanziarie seguite al taglio del diritto annuale, ma sono legate esclusivamente al comune problema delle Camere siciliane, che pagano direttamente le pensioni agli ex dipendenti dal bilancio corrente. Il nuovo consiglio camerale aveva intrapreso un percorso virtuoso nel quale anche Unioncamere nazionale aveva dato il suo contributo e che ha portato alle soglie di un accordo con Inps Nazionale, che prende su di se il carico del pagamento, avendo in contropartita i beni mobili ed immobili necessari a garantire ai pensionati e ai pochi futuri rimanenti la certezza di una vecchiaia serena.
La FP CGIL è preoccupata dalle dichiarazioni riportate dai giornali del gruppo dei consiglieri espressione di Confcommercio, cfr Repubblica online del 28/09/2019 “Avevamo sperato, con spirito di servizio – dicono consiglieri dimissionari -, di potere dare un contributo allo sviluppo del territorio e delle imprese. Purtroppo non è stato possibile, anche perché la Camera di Commercio versa in gravissime condizioni finanziarie causate dalla drastica riduzione dei diritti camerali, imposta anni fa dal governo nazionale: condizioni che rendono insostenibile la corretta conduzione dell’Ente che deve tra l’altro perseguire il principio del pareggio di bilancio. Tutto ciò ha determinato l’impossibilità di realizzare strategie concrete per lo sviluppo dei territori. Ci auguriamo che le nostre dimissioni possano rappresentare un segnale importante per contribuire a una presa di coscienza sulla necessità di affrontare con ben altra determinazione le gravi criticità attuali”. C’è da chiedersi dove sono stati costoro durante gli ultimi due anni, nei quali sono stati fatti tutti quei passi necessari per riportare il Bilancio dell’Ente nell’alveo della normalità, così come i verbali di Giunta e Consiglio testimoniano lo sforzo intrapreso.
E’ bene ricordare che la trattativa sulle pensioni accomuna tutte le camere dell’Isola e scelte inappropriate ed inopportune, quali le dimissioni di tutto il consiglio camerale, minerebbero tutto il processo. La Fp Cgil ricorda inoltre agli amministratori di questo Ente che i fondi che verrebbero capitalizzati dalla vendita di azioni e beni immobili sono vincolati, con delibera di Giunta prima, e di Consiglio dopo, all’uso esclusivo del fondo pensioni dei dipendenti.