Il porto di Tremestieri, sia pure tra ritardi, incognite e proteste, è comunque una certezza. Quel che manca e che non è neanche all’orizzonte, è la stessa struttura sull’altra sponda, a Villa San Giovanni. A rilevarlo in una nota è Vincenzo Franza che sottolinea sorpreso come quest’ipotesi non sia stata neanche presa in considerazione tra i progetti da inserire nel PNRR. Se il porto a Sud è la soluzione, manca l’altra metà sulla sponda calabrese.
“Spulciando le intese raggiunte col Comune di Villa San Giovanni durante il Commissariamento- spiega l’ad di Caronte Tourist- ho notato che la realizzazione del Porto a Sud della città nostra dirimpettaia non è più tra le priorità realizzative dei programmi dell’Autorità di Sistema Portuale. Di quest’approdo che sarebbe speculare a quello di Tremestieri (con tutto ciò che di positivo conseguirebbe in termini di tempi di percorrenza dei traghetti) e che risolverebbe quel vulnus per la città e i cittadini (dal punto di vista del traffico veicolare, dell’inquinamento e della relativa congestione della viabilità) che anche il Comune di Villa San Giovanni da tempo denuncia, si parla ormai da troppo tempo”
Franza ricorda come il primo progetto del nuovo porto a sud, collegato direttamente con l’autostrada, fu presentato dal Caronte&Tourist nel 2001 (quando a Messina si decise di realizzare l’approdo di Tremestieri) senza tuttavia ottenere le necessarie autorizzazioni. Il progetto fu in seguito donato all’amministrazione pubblica, auspicandone l’adozione. A parole, nel corso degli anni tutti si sono detti d’accordo che quel porto rappresenti la soluzione definitiva per il problema creato dal traghettamento a Villa San Giovanni. Ma il passare del tempo fa ipotizzare che non ci siano intenzioni reali.
“Infatti- prosegue Franza– sebbene il Porto a Sud sia stato inserito nella programmazione futura della ADSP, esso non rientra tra gli interventi la cui realizzazione è prevista immediatamente avvalendosi dei fondi e delle procedure semplificate del PNRR. È invece prevista la realizzazione di due nuovi scivoli per il traghettamento di autovetture, con un ulteriore potenziamento della viabilità esistente, nel cosi detto “Lido Cenide”. L’intervento è finanziato anche con i fondi del PNRR e realizzabile realisticamente in 4/5 anni. Una proposta questa che è stata più volte avanzata da Caronte & Tourist al fine di migliorare l’utilizzabilità degli approdi esistenti, per cui si tratta di un tema di cui si è già ampiamente discusso. Solo dopo si penserà all’approdo a Sud. E poiché per realizzare un nuovo porto in Italia con procedure ordinarie servono non meno di 10 anni dal momento dell’ideazione, sarà un “dopo” piuttosto lontano…”
L’imprenditore messinese sottolinea come la costruzione del Porto di Tremestieri ormai da tempo è costellata da continui ritardi al punto da rischiare di diventare un’ incompiuta. Per renderlo pienamente operativo inoltre saranno necessarie rilevanti opere di completamento che richiederanno altro tempo. “A questo punto- si chiede Franza- non sarebbe forse stato più lungimirante concentrarsi unicamente sulla realizzazione del Porto a Sud di Villa san Giovanni, utilizzando di fondi e procedure accelerate del PNRR, tentando così di recuperare parte del ritardo lato Calabria? Scelta impegnativa certo, direi una vera sfida. Ma che sarebbe potuta scaturire da un confronto aperto e trasparente tra tutti gli stakeholder, ove mai però un confronto ci fosse stato”
Vincenzo Franza conclude la nota confidando nella possibilità che si possa recuperare il ritardo, nell’interesse del territorio, dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori del settore, grazie anche ad un confronto tra stakeholder e ADSP “vero”, “con una tempistica bloccata ma ragionevole, e non incontri generici durante i quali si dovrebbe decidere su tutto, ma in realtà non si riesce ad approfondire niente”.