Tre dei quattro assessori di Fratelli d’Italia non hanno partecipato alla giunta convocata dal governatore Renato Schifani con all’ordine del giorno una serie di delibere, tra cui le nomine alla sanità, punto sul quale il partito della Meloni aveva manifestato la propria contrarietà alla riconferma di Salvatore Iacolino al vertice del dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato alla Sanità, proponendo il nome di Mario La Rocca, attuale direttore del dipartimento ai Beni culturali.
Assenti Alessandro Aricò, Elvira Amata e Giusi Savarino, in giunta si è presentato l’assessore di FdI ai Beni culturali Francesco Scarpinato, che ha partecipato ai lavori fino alla trattazione delle delibera sulle nomine nella sanità, consegnando una relazione sui motivi per cui FdI era contraria alla riconferma di Iacolino per poi non votare il provvedimento e lasciare la riunione. Scarpinato avrebbe consegnato anche una mail con la quale Mario La Rocca avrebbe rassegnato le dimissioni dai Beni culturali in caso di nomina al dipartimento pianificazione della sanità.
Secondo quanto risulta all’Ansa, da una istruttoria degli uffici della Regione su Mario La Rocca sarebbe emerso un potenziale conflitto di interessi in quanto alcuni suoi congiunti avrebbero attività proprio nel campo sanitario, situazione incompatibile con un dipartimento come quello della pianificazione strategica che per gli accreditamenti ai privati gestisce un budget di oltre 315 milioni di euro. Inoltre, un dirigente generale per potersi dimettere è tenuto a dare un preavviso di almeno sei mesi.